"Nei Paesi dove si vaccina durante il ricovero si proteggono più bimbi"
"Il pediatra all'interno dell'ospedale svolge un ruolo importante nel migliorare la copertura delle vaccinazioni dei bambini, soprattutto per quanto riguarda i bambini più fragili, con patologia cronica". Così Gian Vincenzo Zuccotti, direttore del Dipartimento di Pediatria dell'ospedale dei Bambini 'Vittore Buzzi' di Milano, in occasione del 78° Congresso della Società italiana di pediatria (Sip), in corso a Torino.
"Il pediatra, nelle visite ambulatoriali, durante i ricoveri che avvengono per patologie ricorrenti per questi bambini fragili e con patologia cronica - spiega - deve preoccuparsi di vaccinarli prima della dimissione, o comunque di programmare un momento vaccinale dopo la dimissione. Quando ciò è stato fatto, soprattutto in altri Paesi, si è dimostrato che si possono proteggere maggiormente questi bambini e inoltre, il tempo che intercorre tra un suggerimento alla vaccinazione e l'esecuzione della stessa, è molto più breve se a indicarlo è il pediatra dell'ospedale".
In questo senso è emersa la necessità di una maggiore sinergia tra istituzioni territoriali e ospedali, anche alla luce dei problemi sorti con la pandemia. "Durante il Covid - osserva Zuccotti - abbiamo assistito a un calo delle coperture vaccinali, e questo per ovvi motivi. La gente non si muoveva, i centri vaccinali sono rimasti spesso chiusi e questo ha rallentato la copertura vaccinale. Il Piano nazionale di prevenzione e vaccinazione (Pnpv) 2023-25 ci indica una possibile strada: quella di creare una rete sempre più importante tra territorio e ospedali. Quindi, in qualsiasi momento, le visite in ambito territoriale o in ospedale sono occasioni per proporre le vaccinazioni e quindi recuperare il tempo perso nel periodo pandemico".
Lo specialista sottolinea poi che "le vaccinazioni raccomandate sono importanti esattamente come quelle considerate obbligatorie. Il rotavirus ne è un esempio - chiarisce - ma anche il meningococco B, o lo pneumococco. Hanno tutte la stessa importanza in termini di prevenzione e riduzione di morbidità delle vaccinazioni considerate obbligatorie. Il Pnpv ci dice inoltre che per i bambini raddoppia l'importanza delle vaccinazioni raccomandate".
Va comunque detto, puntualizza Zuccotti, "che la copertura per le vaccinazioni raccomandate è elevata. Se ad esempio guardiamo a una regione come la Lombardia, per il rotavirus si raggiunge il 90% e oltre di copertura. Certo, ci sono altre regioni dove questa copertura è meno elevata e bisogna lavorare di più per ottenere i risultati migliori. Lo stesso vale per il meningococco B, un'altra infezione importante che deve essere prevenuta. Anche qui - conclude - i risultati sia regionali che nazionali sono incoraggianti, ma non bisogna lo stesso abbassare la guardia e continuare a vaccinare in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento".