Anas El Abboubi al padre che gli diceva di tornare dalla Siria: "Vivi con loro come un cane, maledetti". Nel corso delle operazioni di monitoraggio del web, gli inquirenti hanno trovato in rete diverse foto di El Abboubi in tenuta da guerrigliero
Un "serissimo pericolo" di "attentati alla pubblica incolumità con finalità di terrorismo e comunque di gravi delitti con uso di armi o di altri mezzi di violenza personale e diretti contro l'ordine costituzionale" è alla base dell'ordinanza di custodia cautelare dei magistrati di Brescia nei confronti del marocchino Anas El Abboubi, coinvolto nell'operazione della Polizia 'Balkan Connection' che ha consentito di smantellare una cellula jihadista.
Nel caso in cui El Abboubi decidesse di tornare in Italia dalla Siria, "appare concreto, tenuto conto del disprezzo manifestato dall'indagato verso gli stili di vita 'occidentali' ('vivi con loro come un cane, maledetti!', dice in una telefonata con il padre intercettata dagli investigatori ndr) il pericolo di azioni dimostrative e violente nel contesto di una sorta di terrorismo di ritorno".
Nel corso delle operazioni di monitoraggio del web, gli inquirenti hanno trovato in rete diverse foto di El Abboubi in tenuta da guerrigliero, "ognuna delle quali sottotitolata in inglese con espressioni inequivocabilmente rivolte all'esaltazione del jihad armato contro i 'pagani'", come 'Uccidi i pagani, è un dovere per ogni musulmano' e 'giuro, siamo venuti per uccidervi uno a uno'.
