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A Firenze la Leopolda 2014, Renzi: "E' nata per cambiare l'Italia"

La quinta edizione della convention renziana quest'anno ha per titolo 'Il futuro è solo l'inizio'. Il premier fa una carrellata sulle edizioni precedenti: "Volevamo cambiare l'Italia, vogliamo cambiare l'Italia". La scenografia allestita è quella di un garage americano: sul palco ci sono palloni da baseball e birilli del bowling, mischiati ai palloni da calcio

A Firenze la Leopolda 2014, Renzi:
24 ottobre 2014 | 17.15
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Matteo Renzi ha aperto ufficialmente i lavori della quinta Leopolda poco dopo le 21.15, prendendo la parola dopo Maria Elena Boschi, che ha presentato i quattro parlamentari che faranno da coordinatori dell'evento. Tra gli applausi di più di 2.000 persone, il premier ha spiegato perché ha scelto per l'edizione 2014 la metafora del garage. "Il garage è il luogo dove si costruiscono le idee ma anche dove ci sono macchine ferme da troppo tempo", ha spiegato il leader del Pd. Poi ha dato il via a una serie di filmati delle precedenti dal 2010 al 2013.

Quindi ha spiegato perché è nata la Leopolda. "Ci sono delle persone che in Italia impediscono ai giovani di andare avanti. Non danno spazio per giocarsi le proprie opportunità. La Leopolda nasce dal desiderio profondo di dire l'Italia è casa nostra e noi non andremo via, ma siamo qui per provarci fino in fondo: cambieremo l'Italia, cambieremo il Paese", ha detto Renzi dal palco. E ha aggiunto: "La Leopolda è uno spazio di libertà".

"Mando un abbraccio affettuoso alla Cgil", ha detto ancora Renzi ironizzando sul fatto che durante tutte le precedenti edizioni della Leopolda il gruppo dirigente del Pd organizzava una contromanifestazione. "Quando l'anno scorso abbiamo vinto le primarie, ci siamo detti: l'anno prossimo la contromanifestazione non ci sarà perché il Pd siamo noi. Quest'anno però ci pensa la Cgil...".

"Sarà un successo se usciremo dalla Leopolda con nuove proposte e progetti per cambiare il Paese", ha detto Boschi aprendo la convention e presentando i quattro coordinatori.

L'idea che suggerisce la scenografia allestita è appunto quella di un garage americano, uno di quelli in cui negli anni '70 sono nate le start up che hanno fatto la fortuna dell'imprenditoria americana a partire dalla Apple di Steve Jobs.

A richiamare alla mente i miti dell'America sul palco ci sono palloni da baseball e birilli del bowling, mischiati ai palloni da calcio. Ma il richiamo al garage americano ha anche un tocco di italianità nella presenza di due vecchi banconi da falegname, provenienti da una ditta artigiana fiorentina. Sui banconi sono presenti vari arnesi non solo da falegname ma anche da elettricista. Su uno dei lati è presente anche una bicicletta in corso di riparazione. Completano la scenografia una vecchia lavagna di ardesia nera e sul lato opposto una lavagna luminosa. Sotto il maxischermo sono presenti infine tre vecchi televisori stile anni '50. Ai lati del palco la scritta 'Il futuro è solo l'inizio', in bianco su sfondo rosaceo, accompagnato da 'Leopolda' in bianco su sfondo celeste.

Come di consueto davanti al palco della Leopolda due file di sedie tutta la lunghezza del padiglione. Su una parete su fondo nero spiccano cinque cartelloni con i colori rosaceo e celeste, due dei quali riportano il titolo della quinta edizione della Leopolda. Sugli altri tre grandi cartelloni sono raffigurate frasi che sono state smentite dalla storia. Su di essi si legge: "Manca di immaginazione e non ha idee originali", frase che pronunciò il direttore del giornale che licenziò Walt Disney; "Non c'è alcun motivo per il quale una persona dovrebbe avere un computer a casa sua", frase pronunciata da Ken Olson, presidente di Digital Equipment Corporation nel 1977; "Il rock and roll sarà passato di moda entro giugno", frase riportata in un articolo della rivista 'Variety' del 1955.

A fianco del padiglione con il palco e la platea ce n'è un altro con cento tavoli che servirà sia per i pranzi e le cene che per i gruppi di lavoro che si terranno nella giornata di domani. Anche qui sulla parete divisoria sono affissi grandi cartelloni con il titolo della Leopolda e con altri dove si leggono sempre frasi smentite dalla storia successiva. "Non ci piace il loro sound e la musica suonata con le chitarre è in declino", è la frase pronunciata nel 1962 dalla casa discografica Decca che rifiutò di mettere sotto contratto di Beatles. "Il cavallo è destinato a rimanere, mentre l'auto è solo una moda passeggera", si legge in un altro cartello che ricorda una frase di un finanziere americano che all'inizio del Novecento invitò a non investire nei motori della Ford. "La fama di Picasso sfiorirà rapidamente", è la frase riportata dal critico d'arte americano Thomas Craven nel 1934.

Sono oltre cinquemila le iscrizioni on line registrate sul sito della quinta edizione della Leopolda. I giornalisti italiani e stranieri accreditati sono oltre 450. L'assemblea, che si apre alle 19, proseguirà fino alla tarda mattinata di domenica. Le misure di sicurezza intorno alla storica stazione ferroviaria di Firenze sono state rafforzate: carabinieri e polizia assicurano la sorveglianza e la sicurezza dell'evento che, come ha tenuto a precisare il questore Fabio Micillo, sarà tuttavia discreta.

Chi non riuscirà a entrare all'interno del padiglione della Leopolda, potrà comunque seguire i lavori dall'esterno grazie a 5 maxischermi installati sulla facciata dell'ex stazione ferroviaria.

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