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Sciopero H&M, adesione massiccia alla #fashionrebel

12 giugno 2017 | 10.20
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Sciopero H&M, adesione massiccia alla #fashionrebel

Massiccia la partecipazione alla #FashionRebel, la giornata di sciopero e mobilitazione indetta dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs contro gli 89 esuberi dichiarati dalla catena di abbigliamento svedese H&M in due punti vendita a Milano e nei negozi di Cremona e Venezia Mestre prossimi alla chiusura ma che hanno bilanci in attivo, precisano i sindacati, seppure gravati da costi di affitto onerosi. L'adesione ha registrato una media nazionale dell'80% con punte di adesione totale nei negozi in chiusura. Numerose le iniziative di solidarietà dei lavoratori del gruppo in tutta Italia.

SINDACATI, LICENZIAMENTI INGIUSTIFICATI - "La grande partecipazione alla mobilitazione rappresenta il segnale del malessere dei lavoratori, esposti alle logiche del profitto sfrenato e ai tagli del costo del lavoro decisi dalla multinazionale della moda che ha un fatturato in crescita, investe ed espande la propria presenza in maniera aggressiva", hanno dichiarato Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uitucs. "La chiusura dei negozi e la pesante messa in discussione occupazionale sono state decise unilateralmente dall'azienda nel bel mezzo di un difficile confronto tra le parti", hanno denunciato le tre sigle in un comunicato sindacale congiunto. "La dichiarazione di esuberi risulta ancora più ingiustificata in considerazione della forte attività di espansione sostenuta dall'impresa, anche in relazione alla recente apertura di diversi punti di vendita a livello di Gruppo e del ricorso spropositato e strutturale al lavoro a chiamata", dicono, e "che non trova riscontro simile tra i diretti concorrenti con circa 1.300 job on call a fronte dei 5.450 dipendenti complessivi della multinazionale".

L'AZIENDA H&M, IMPEGNO PER TROVARE SOLUZIONE - H&M "crede nelle persone e si è impegnata da subito a trovare le migliori soluzioni possibili per i dipendenti, conformemente alla legge e nel rispetto delle proprie politiche interne e valori". La società in merito alla chiusura dei punti vendita di Milano, in Galleria Passerella 1 (San Babila) e Corso Buenos Aires/angolo Via San Gregorio, di Cremona presso il centro commerciale 'Cremona Due', e di Mestre all'interno del centro commerciale 'Le Barche' rende noto che "l'azienda ha avviato la procedura formale di 'licenziamento collettivo' come previsto dalla legge". L'azienda, si legge in una nota, "ha iniziato un percorso con i sindacati, tuttora in corso, finalizzato a trovare soluzioni condivise per i dipendenti di questi negozi, tra cui la ricollocazione dei dipendenti in altri negozi esistenti, al fine di garantire il maggior numero di posti di lavoro. La decisione di chiudere i punti vendita è legata alla sostenibilità economica di questi specifici negozi". "Il settore retail è in continua evoluzione e l'azienda deve adeguarsi a questi cambiamenti. L'azienda continuerà la sua crescita in Italia, contribuendo a creare nuovi posti di lavoro", conclude H&M.

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