Salute e alimentazione sono legate a doppio filo. Lo pensano 9 donne italiane su 10, convinte che una dieta corretta sia uno strumento di prevenzione nei confronti di sovrappeso, obesità e malattie. Quasi l'80% delle connazionali ritiene che mangiar bene sia un prezioso alleato, tanto che quando soffrono di una patologia cronica di diversa natura circa il 90% modifica in tutto o in parte le proprie abitudini a tavola. Sono alcuni dei dati emersi da un'indagine condotta da Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna), Civil Society Participant di Expo 2015, su un campione di 600 donne italiane dai 35 ai 65 anni. I risultati sono stati presentati oggi nell'ambito dell'Esposizione Universale di Milano.
"Questa nostra prima indagine - spiega la presidente di Onda Francesca Merzagora - rileva come, nonostante oltre la metà delle intervistate (56%) sia molto soddisfatta del proprio stile alimentare, ritenuto nel complesso sano ed equilibrato e ispirato ai principi della dieta mediterranea, 4 su 10 vorrebbero migliorarlo ulteriormente, aumentando per esempio il consumo di frutta e verdura e privilegiando cibi freschi e naturali. Ci sono però alcuni ostacoli che impediscono di perseguire l'obiettivo di un'alimentazione 'perfetta': dalla difficoltà di conciliare la scelta di alimenti più salutari con i gusti dei propri familiari (43%) - elenca - alla mancanza di tempo da dedicare alla preparazione dei cibi (34%), dal costo elevato degli alimenti sani (32%) alla pigrizia e alla scarsa determinazione (30%)".
Per 'dribblare' questi fattori "è necessario intervenire sull'offerta di alimenti e sui loro prezzi - afferma Francesco Branca, capo del Dipartimento Nutrition for Health dell'Organizzazione mondiale della sanità - Questa è una responsabilità di molti attori nella società, guidati da leggi, politiche e pratiche del settore pubblico".
L'interesse femminile per l'alimentazione come strumento di salute è confermato anche da una seconda indagine promossa da Onda su donne straniere under 40 immigrate in Italia, intervistate in 2 focus group per capire se e come cambia la dieta di chi si trasferisce in un Paese diverso dal proprio. Fra i risultati, emerge che le straniere percepiscono in Italia una maggiore attenzione a seguire una dieta sana ed equilibrata durante la gravidanza. L'indagine rileva inoltre che la maggioranza delle immigrate segue ormai uno stile alimentare prevalentemente 'tricolore', anche per la difficoltà nel reperire gli ingredienti tipici della loro nazione d'origine, e per loro il costo troppo elevato. In generale è positivo il giudizio sul cibo 'made in Italy', considerato più salutare. Vengono inoltre apprezzate la qualità e la ricchezza delle materie prime, la semplicità e varietà dei piatti.
Sono numerose le iniziative che Onda ha in programma per il periodo dell'Expo. All'interno del Padiglione Italia - sottolinea l'Osservatorio in una nota - è stata allestita una postazione permanente dedicata al Programma Bollini Rosa, vincitore del concorso 'Progetti per le donne' promosso dal network 'WE-Women for Expo 2015'. "Grazie al sostegno di Abiogen ed Elma Research - prosegue Merzagora - abbiamo pianificato per questi mesi una serie di attività, tra cui il convegno 'Alimentazione e riflessi sulla salute della mamma e del bambino', in collaborazione con l'Oms, che si svolgerà oggi presso il Conference Centre di Expo. In ottobre la nostra attività di sensibilizzazione continuerà presso Cascina Triulza, in cui saremo presenti con uno stand espositivo. Per la prima volta nella storia dell'Esposizione Universale - precisa infatti la presidente di Onda - la Società civile è equiparata ai Paesi partecipanti e il 24 ottobre si celebrerà la Giornata Expo dedicata a Onda".
Il 28 settembre, alle 10.30 all'interno del 'Vivaio donna' di Padiglione Italia - conclude Onda - sarà organizzato un incontro con i 4 ospedali del Programma Bollini Rosa vincitori del concorso 'Alimentazione nei cicli vitali della donna': l'Azienda ospedaliero universitaria Careggi di Firenze, l'Aou integrata di Verona, l'Aou Senese e l'ospedale regionale Umberto Parini di Aosta.
