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Salute: culle vuote in Italia, -9.800 nati in 2015 ma primi segnali di ripresa

21 dicembre 2015 | 13.35
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Salute: culle vuote in Italia, -9.800 nati in 2015 ma primi segnali di ripresa

Ancora vuote le culle italiane: nel 2015 si avranno circa 9.800 neonati in meno rispetto all'anno precedente. Secondo una ricerca demografica realizzata per AdnKronos Salute dal pediatra Italo Farnetani, autore del libro 'Da zero a tre anni' (Mondadori), nel 2015 si conferma la contrazione di nascite nella Penisola. Ma allo stesso tempo appaiono "i primi segnali di un'inversione di tendenza, collegata a mio parere con le misure sul lavoro varate dal Governo". Farnetani analizza i dati Istat: "Se il 2013 è stato un disastro per le nascite, con il peggior risultato dal 1980, nel 2014 è continuato l'andamento negativo e nel 2015 proseguirà il calo della natalità - spiega - ma in base ai dati provvisori diffusi dall'Istat si nota una lieve inversione di tendenza".

Il pediatra esamina i numeri relativi ai primi otto mesi del 2015, "che sono significativi perché rappresentano il 65% dei nati dell'intero anno e si possono confrontare con quelli dello stesso periodo del 2014. In base a questi dati, e facendo una proiezione, si avranno perciò 9.800 neonati in meno. Ma dall'analisi dei primi mesi dell'anno emergono anche importanti segnali positivi: a giugno si è registrato un aumento di nati (538 in più rispetto allo stesso mese dell'anno precedente)". Un'inversione di tendenza che Farnetani collega con le misure per il lavoro e il sostegno all'emergenza abitativa, annunciate e varate dal Consiglio dei ministri nel corso 2014.

"Penso soprattutto - dice Farnetani - al decreto Poletti e al Jobs Act. Una serie di misure che potrebbero aver spinto qualche coppia a sentirsi più sicura e a decidere finalmente di mettere in cantiere un figlio. E spiegherebbero il segno positivo di giugno (+1,36%). Ora bisognerà vedere cosa è accaduto a settembre-ottobre, per capire se questo primo timido segnale di ripresa delle nascite si consoliderà".

Intanto si avvicina il solstizio d'inverno. "Questa notte alle 4.48 inizierà l'inverno e da domani le giornate saranno più lunghe. Si amplia il periodo di luce e questo toglierà il freno agli ormoni sessuali: i bimbi cresceranno di più in altezza e la natura si 'sbloccherà' - prevede il pediatra - Attenzione, però, perché questo è anche il periodo clou di malattie infettive come la varicella", conclude.

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