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Brizzolati per Dna, scoperto il primo gene dei capelli grigi

01 marzo 2016 | 19.23
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George Clooney (Xinhua)
George Clooney (Xinhua)

Brizzolati per Dna. Uno studio internazionale guidato dall'University College London-Ucl ha scoperto il primo gene dei capelli grigi, confermando che l'incanutimento è legato non solo a fattori anagrafici o ambientali, ma anche alle informazioni racchiuse nel codice della vita. La porzione di genoma che fa grigie le tempie si chiama IRF4: già si sapeva che fosse un gene correlato al colore dei capelli, coinvolto in particolare nella produzione e nello stoccaggio della melanina, ma è la prima volta che viene associato al processo di ingrigimento della chioma.

La ricerca, pubblicata su 'Nature Communications', svela anche la funzione di altri geni che regolano le caratteristiche dei capelli: oltre al colore, la densità, la forma e la curvatura (lisci o ricci). In altre parole disegna una sorta di mappa del 'Dna capillifero', e promette di aprire la strada a possibili applicazioni nella scienza cosmetica e in quella forense. Soprattutto per la mole dei dati analizzati, l'ampiezza e la varietà del campione sotto la lente.

Gli scienziati sono infatti partiti dal materiale genetico prelevato dai 6.630 volontari della coorte 'Candela', reclutati in America Latina fra Brasile, Colombia, Cile, Messico e Perù. Dopo uno screening iniziale sono stati usati i campioni di 6.357 partecipanti, per il 55% donne e per il 45% uomini (nei maschi sono state esaminate anche informazioni relative a barba e sopracciglia), incluse persone di origine europea, nativa americana e africana.

Trovato anche il colpevole del 'monociglio'

"Abbiamo scoperto la prima associazione fra Dna e ingrigimento dei capelli", spiega Andres Ruiz-Linares della Ucl, coordinatore del lavoro che "potrebbe fornire un buon modello per far luce sulla biologia dell'invecchiamento umano". Fra le novità all'orizzonte, potenzialmente, anche "lo sviluppo di metodi per ritardare l'effetto sale e pepe". Un'alternativa naturale, anzi 'genetica', alla tinta.

Fra i 'geni coiffeur' identificati dai ricercatori c'è anche PRSS53: gli scienziati dell'università britannica di Bradford, che hanno partecipato al maxi-studio, hanno scoperto che influenza la curvatura dei capelli. Codifica infatti per un enzima che modella la fibra pilifera durante la crescita, e la variante osservata appare associata ai capelli lisci tipici di nativi americani e asiatici orientali. Ci sono poi il gene EDAR, correlato allo spessore della barba e alla forma dei capelli; il FOXL2 che determina lo spessore delle sopracciglia, e il PAX3, gene del 'monociglio'.

"E' stato a lungo ipotizzato che le caratteristiche dei capelli potrebbero essere state influenzate da una qualche forma di selezione, per esempio naturale o sessuale - commenta Kaustubh Adhikari della Ucl - Ora abbiamo trovato nel genoma le prove statistiche che sostengono questa teoria". E benché sia "improbabile che i geni individuato determinino da soli le caratteristiche dei capelli", di certo "giocano un ruolo chiave" come 'parrucchieri genetici'.

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