"Come medici, prima ancora che come Ordine, siamo seriamente preoccupati: ci aspettiamo un caso di poliomielite o difterite da un momento all'altro". Così il Comitato centrale della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, riunito oggi a Roma, commenta i dati diffusi ieri dal ministero della Salute sulla recrudescenza del morbillo in Italia.
"Impossibile - osserva la Fnomceo - non correlare questo aumento abnorme con il calo delle coperture vaccinali, in gran parte dovuto al numero crescente di genitori che rifiutano contro le evidenze scientifiche consolidate di vaccinare i loro figli, mettendo a rischio non solo quei bambini, ma i loro compagni di asilo, scuola, giochi, parenti e tutta la popolazione".
"Anche noi medici dobbiamo farci un serio esame di coscienza: ogni volta che senza una valida controindicazione sconsigliamo la vaccinazione, anche solo non dando noi per primi l'esempio, e ancor più quando sistematicamente svalutiamo questa pratica giocando sulle paure e sulle emozioni che sono naturali per qualsiasi genitore - prosegue la Federazione - commettiamo infrazione deontologica. E non perché lo abbiamo affermato noi come Fnomceo, con il documento approvato a luglio dal Consiglio nazionale, ma perché andiamo contro le evidenze scientifiche, abiuriamo alla nostra professione e alla nostra coscienza, mettendo a rischio migliaia di vite".
"Ci rivolgiamo quindi a tutti i genitori, a tutti i cittadini: è con loro che vogliamo e dobbiamo ricostruire un'alleanza a tutela della salute di tutti. Noi siamo a disposizione - concludono i medici - singolarmente per un consiglio, prima ancora che per la prestazione sanitaria, e come istituzione per gestire correttamente il sovraccarico di informazioni fuorvianti, distorte, illusorie o in malafede".