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Ricerca, alleanza italiana su salute e alimentazione

19 luglio 2018 | 15.17
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Luigi Pio Scordamaglia e Diana Bracco sanciscono l'alleanza tra i cluster Alisei e Clan
Luigi Pio Scordamaglia e Diana Bracco sanciscono l'alleanza tra i cluster Alisei e Clan

L'unione fa la forza, soprattutto se le sfide si giocano su un terreno internazionale e gli obiettivi hanno a che fare con pilastri come la salute e l'alimentazione. Ed è con questa visione che due dei settori più strategici d'Italia hanno scelto di allearsi, sviluppando una visione comune e indirizzando le attività di ricerca verso obiettivi condivisi. Protagonisti i cluster tecnologici nazionali Alisei (Scienze della vita) e Clan (Agrifood), i cui rispettivi presidenti, Diana Bracco e Luigi Pio Scordamaglia, hanno siglato oggi in occasione di un evento nell'Aula Magna del Politecnico di Milano un protocollo d'intesa con cui si punta a generare sempre maggiori opportunità di sviluppo e a spingere la ricerca verso nuovi confini. (VIDEO)

Un 'patto italiano' fra due giganti dell'economia, che insieme contano 63 mila imprese, occupano oltre 3 milioni di persone e incidono per circa il 20% sul Pil, secondo i dati illustrati oggi. Sullo sfondo le promesse della medicina di precisione e dell'agricoltura di precisione, due nuove frontiere che possono trovare punti di incontro, sono convinti i promotori dell'accordo. L'alleanza tra i due cluster (che al loro interno raggruppano i principali attori nazionali tra aziende, istituzioni, associazioni di rappresentanza imprenditoriale, università e istituti di ricerca operanti nei campi della salute e della nutrizione) si propone di rendere sistemica la cooperazione tra soggetti trasversali nei rispettivi campi di azione, favorendo il dialogo tra pubblico e privato, promuovendo il trasferimento tecnologico, elaborando una visione comune per il miglioramento della qualità della vita e aumentando la capacità di attrarre e utilizzare risorse. Su questo fronte, si guarda soprattutto alle opportunità che si apriranno con il lancio del maxi programma Horizon Europe da 100 miliardi.

"Il profondo legame tra alimentazione e salute, e i molteplici benefici che possono derivarne - osserva Diana Bracco, presidente del cluster tecnologico nazionale scienze della vita Alisei - è stato già evidenziato dalla preziosa esperienza di Expo Milano 2015: dobbiamo farne tesoro e continuare su questa strada. Nasce da queste premesse la prima alleanza tra i due cluster e auspichiamo che possa essere punto di riferimento per le future politiche di ricerca e innovazione per il nostro Paese".

"L'aumento delle aspettative di vita legate all'equilibrio nutrizionale e all'eccellenza della dieta naturale e di qualità del nostro Paese, accompagnato alla sostenibilità del nostro modello agroalimentare, ne fanno sempre di più un riferimento mondiale - sottolinea Scordamaglia, presidente del cluster agrifood nazionale Clan - Per consolidare tale primato e diffonderlo sempre più rispetto a modelli alternativi e lontani dal nostro è utile superare le logiche settoriali e fare rete, così da utilizzare al meglio le risorse a disposizione per riaffermare e consolidare la leadership dello stile di vita italiano nel mondo".

Una leva che potrà incidere sullo sviluppo di nuove sinergie è lo Human Technopole, evidenziano gli esperti. Il polo sta nascendo proprio nell'area che ha ospitato l'Expo 2015 a Milano. Qui, dove è avvenuto l'incontro fra popoli, culture e tradizioni diverse in nome della nutrizione del Pianeta, oggi nascerà un'infrastruttura hi-tech della ricerca che guarda al futuro. E' una "sfida da cogliere", dice Bracco. "Un progetto visionario e ambizioso" che sarà il cuore di Mind, il Milano Innovation District. Ancora una volta ricerca e innovazione in primo piano. Bracco guarda poi all'opportunità rappresentata da Expo 2020 di Dubai, "un'altra sfida da giocare". In entrambi i casi, l'idea che si svilupperà nell'ambito dell'intesa è quella di elaborare progetti per la partecipazione congiunta a queste due piattaforme internazionali strategiche (Tecnopolo ed Expo).

L'alleanza tra i due cluster permetterà di affrontare le principali sfide connesse alla nutrizione e alle scienze della vita, per rafforzare le caratteristiche di comportamenti alimentari e stili di vita volti a ridurre l'incidenza di patologie legate alla dieta, a soddisfare specifiche esigenze nutrizionali e a favorire un invecchiamento in salute. Partendo dall'innovazione di modelli positivi tradizionali, come la dieta mediterranea - precisano i promotori dell'intesa - si vuole "dare concretezza ai concetti di 'dieta personalizzata' e medicina personalizzata, predittiva, preventiva e partecipata". Le famose 4P, ricorda Bracco.

Mentre Scordamaglia mette in evidenza la filosofia da mettere in campo per raggiungere i risultati prefissati: "La strada che vogliamo percorrere è innovare conservando. Significa non stravolgere e rinnegare i valori dei nostri prodotti, ma al tempo stesso innovare i processi per renderli più idonei alle esigenze dei cittadini".

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