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Farmaci: in arrivo nuovo anti-epatite C prodotto in Italia

E' un antivirale di nuova generazione per il trattamento dell'infezione da genotipi 1 e 4. Verrà prodotto presso lo stabilimento di Latina

Farmaci: in arrivo nuovo anti-epatite C prodotto in Italia
17 febbraio 2015 | 12.07
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Sarà disponibile entro questa settimana anche in Italia simeprevir, il farmaco antivirale di nuova generazione di Janssen per il trattamento dell'epatite C di genotipi 1 e 4, che in base agli studi clinici effettuati, in terapia combinata con sofosbuvir (l'altro farmaco di ultima generazione attualmente disponibile), ottiene il più alto successo terapeutico mai raggiunto fino a oggi, dopo 12 settimane, attraverso un percorso terapeutico senza interferone. Simeprevir verrà prodotto in Italia, presso lo stabilimento italiano Janssen di Latina, è stato annunciato durante un evento proprio nella sede dell'azienda a Borgo San Michele.

Simeprevir è un inibitore di proteasi di nuova generazione per il trattamento degli adulti con epatite C di genotipi 1 e 4, che rappresentano i casi più comuni in Italia: circa il 60% dei pazienti italiani è infettata dal genotipo 1 del virus C, mentre il genotipo 4 è responsabile di circa il 20% di infezioni croniche nel mondo.

Come dimostrato dagli studi condotti, il trattamento combinato con simeprevir e sofosbuvir rappresenta l'associazione di antivirali orali, senza interferone, con la più alta percentuale di successo, in termini di risposta virologica sostenuta, mai ottenuta per questi pazienti, dopo un percorso terapeutico di sole 12 settimane: l'eliminazione del virus è stata raggiunta in oltre il 90% dei casi trattati. Lo studio clinico ha dimostrato come l'associazione ottenga gli stessi risultati sia con che senza l'aggiunta di ribavirina.

"Si apre una nuova era nel trattamento dell'epatite C dove, con l'arrivo di simeprevir che potrà essere associato ad altri antivirali, finalmente possiamo parlare di una terapia solo orale, senza interferone, di alta efficacia e tollerabilità ed utilizzabile, quindi, anche nelle categorie più difficili ed in passato orfane di terapia", spiega Alfredo Alberti, ordinario di Gastroenterologia all'Università di Padova. "La disponibilità in Italia di simeprevir rappresenterà indubbiamente una tappa fondamentale per poter finalmente ottimizzare la terapia in alcuni sottogruppi di pazienti con epatite C, in particolare in quelli infettati dai genotipi 1 e 4, inclusi quelli con 1b che è il genotipo prevalente in Italia".

"Gli e normi progressi compiuti dalla ricerca farmacologica e la conseguente offerta di soluzioni terapeutiche all'avanguardia, mirate al massimo recupero dei pazienti affetti da malattie gravi e invalidanti come l'epatite C, hanno rivoluzionato l'intero percorso di cura", afferma Massimo Scaccabarozzi, presidente e amministratore delegato di Janssen Italia. "Simeprevir amplierà l'arsenale terapeutico per il trattamento dell'infezione da Hcv e il suo ingresso nella pratica clinica porterà, per la prima volta, una reale modifica della storia naturale della malattia".

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