"Ricerca e sviluppo sono attività complesse che richiedono multidisciplinarieta', lungimiranza, risorse e costanza nel tempo. Costruire il futuro non è facile, soprattutto se il contesto non aiuta. Sappiamo che il sistema ricerca italiano può e deve essere migliorato, sia quello pubblico, sia quello delle imprese. Per questo occorre continuare a operare secondo principi di efficienza, efficacia e valorizzazione delle competenze e del merito, puntando sulle eccellenze di cui il nostro paese è ricco, e accelerando sulla collaborazione tra mondo della ricerca pubblica e mondo delle imprese". Così Diana Bracco, presidente e ad dell'omonimo gruppo farmaceutico, intervenendo ai festeggiamenti per i 10 anni del Centro ricerche Bracco di Colleretto Giacosa, nel Canavese.
"Bisogna facilitare e sostenere la cooperazione tra impresa e università rivitalizzandola e rilanciandola secondo approcci imprenditoriali che diano spazio anche agli spin off accademici - ha proseguito - dobbiamo riuscire a far ritrovare ai giovani ricercatori italiani l'orgoglio per ciò che fanno. La valorizzazione della figura del ricercatore in azienda è un modo che permetterà anche di inserire l'Italia all'Inter del flusso di mobilità internazionale dei ricercatori pubblici e privati".
"Dietro a prodotti innovativi - ha concluso - ci deve essere una cultura condivisa tra le persone e una sorta di credo dell'imprenditore e dei ricercatori che devono affrontare e superare mille difficoltà senza scoraggiarsi con la consapevolezza che fare innovazione è una sfida ardua".