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Staminali: dopo gli organi creata malattia cuore su chip, e' quella di 'Tafazzi'

12 maggio 2014 | 12.20
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Milano, 12 mag. (Adnkronos Salute) - Tessuto di cuore umano funzionante, portatore di una malattia cardiovascolare ereditaria. Il tutto su un 'chip'. E' l'ultima impresa degli scienziati di Harvard, che hanno già all'attivo la creazione di organi su chip, e adesso sono riusciti a riprodurre per la prima volta anche una malattia cardiaca, sempre su chip. Per raggiungere la nuova meta, i ricercatori hanno prelevato le staminali dai pazienti e hanno usato proprio la tecnologia già utilizzata per produrre organi su chip. I risultati del lavoro sono pubblicati su 'Nature Medicine'. Si tratta di un passo avanti, spiegano gli autori, verso la medicina personalizzata.

La ricerca dimostra infatti che un pezzetto di tessuto contenente uno specifico disturbo genetico può essere replicato in laboratorio. Gli scienziati hanno scelto di 'modellare' e riprodurre la sindrome di Barth, malattia cardiaca rara correlata a un disordine del cromosoma X e causata dalla mutazione di un singolo gene, Taz, che codifica per la Tafazzina: proteina isolata da un team di scienziati italiani dopo un lungo ed estenuante lavoro e proprio per questo battezzata ironicamente così in nome di Tafazzi, personaggio comico un po' masochista di 'Mai dire goal'.

I ricercatori hanno prelevato cellule della pelle da due pazienti con sindrome di Barth e le hanno manipolate per farle diventare staminali portatrici delle mutazioni che i pazienti hanno sul gene Taz. Invece di usare staminali per generare una singola cellula cardiaca su un piattino, le cellule sono state fatte crescere su un chip foderato con proteine della matrice extracellulare. Gli scienziati sono riusciti così a mimare l'ambiente naturale delle cellule e a 'ingannarle', spingendole a unirsi insieme come farebbero se stessero formando un cuore umano malato. (segue)

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