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Alimenti: contro allergia al nickel test su vaccino in capsule

29 luglio 2014 | 12.33
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Alimenti: contro allergia al nickel test su vaccino in capsule

(Adnkronos Salute) - Un vaccino in capsule da assumere a dosi crescenti guarisce dall’allergia sistemica al nickel che colpisce anche a livello gastrointestinale ed è scatenata dalla presenza del metallo negli alimenti. La sperimentazione sui pazienti del vaccino è coordinata dagli allergologi dell’Università Cattolica-Policlinico Gemelli di Roma e dell’Università di Chieti.

Lo studio multicentrico in doppio cieco (placebo confrontato con le capsule di vaccino) servirà per trattare le forme più gravi di allergia al nickel, in cui anche il metallo contenuto negli alimenti, per quanto in piccole quantità, dà una reazione una allergica con problemi gastrointestinali. Il vaccino è in grado di migliorare anche la sintomatologia cutanea sistemica. Resta ancora da risolvere, però, l’allergia cutanea da contatto al nickel, presente in indumenti ma anche in telefoni cellulari e tablet: è molto diffusa e può riguardare fino al 30% della popolazione generale. Un 20% di questi è fortemente allergico e presenta anche reazioni allergiche al nickel contenuto negli alimenti per cui si parla di sindrome allergica sistemica al nickel (Snas), perché oltre a dare orticaria ricorrente, l’allergia causa sintomi gastrointestinali.

Lo studio servirà a verificare la terapia orale di iposensibilizzazione al nickel in pazienti con sindrome allergica sistemica al nickel. La sperimentazione è stata coordinata dal gruppo del professor Domenico Schiavino, direttore dell’Unità operativa di allergologia del Policlinico Gemelli di Roma, e i risultati pubblicati di recente sulla rivista 'Annals of Medicine'.

Per diagnosticare questa allergia si parte dalle classiche prove cutanee cui segue una dieta di eliminazione degli alimenti contenenti nickel (in particolare frutta e verdura) per vedere se a seguito di essa scompaiono i sintomi gastrointestinali. Successivamente si reintroduce il nickel (test di provocazione specifico) per vedere se ricompaiono i sintomi di allergia.

Una volta stabilita la presenza di una sindrome allergica sistemica al nickel in un gruppo di oltre 100 adulti, gli allergologi dell'Università Cattolica hanno somministrato loro capsule contenenti nickel a dosaggi crescenti o capsule di una sostanza inerte (placebo). Le capsule fungono da vaccino che 'abitua' l’organismo a sopportare la presenza di piccole quantità di nickel e quindi il vaccino sopisce le reazioni allergiche. "Il vaccino -, spiega Schiavino - è risultato efficace nel ridurre i sintomi gastrointestinali e cutanei sistemici (orticaria, eczema disseminato), ma meno risolutivo per quel che concerne la dermatite da contatto".

"Poiché il nickel è importante per favorire l’assorbimento del ferro da parte dell’organismo - suggerisce Schiavino - una dieta povera di nickel può causare alla lunga anemia; di qui la necessità – specie nelle donne che già di per sé sono più soggette ad anemie e che sono il sesso preferenziale per l’allergia al nickel – di desensibilizzare il paziente a questo metallo in modo che possa ricominciare a seguire una dieta normale”.

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