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Pediatria: vista più a rischio in bimbi in sovrappeso, studio Bambino Gesù

22 dicembre 2014 | 18.28
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Dimostrata per la prima volta dal Bambino Gesù di Roma la correlazione tra peso eccessivo e danni alla retina

Pediatria: vista più a rischio in bimbi in sovrappeso, studio Bambino Gesù

I bambini sovrappeso e obesi rischiano un danno alla vista fin da subito. È quanto emerge da uno studio dell'ospedale pediatrico romano Bambino Gesù che ha dimostrato, per la prima volta in campo pediatrico, la relazione tra obesità e danni agli occhi. Un rischio particolarmente preoccupante considerando che negli ultimi 20 anni si è assistito a una crescente epidemia di obesità infantile e, quindi, di sindromi ad essa legate. Secondo il ministero della Salute in Italia il 25% di bambini è sovrappeso, con un picco che si registra nella fascia d’età 9-11 anni, nella quale il 13% della popolazione risulta obesa.

Lo studio ha coinvolto circa 1000 bambini con problemi di peso nell’arco di due anni e ha reso evidente l’associazione tra obesità infantile, alterazioni del microcircolo retinico e sviluppo della sindrome metabolica. La percentuale di questi bambini che presentavano alterazioni della retina è stata del 9% a fronte di una percentuale prossima allo zero nella popolazione pediatrica di peso normale. "Il dato emerso - spiega Valerio Nobili, responsabile di malattie epato-metaboliche dell'ospedale pediatrico - sorprende sia per la percentuale, sia per la gravità visto che, qualora trascurata, questa alterazione potrebbe evolvere verso stadi più avanzati fino alla compromissione della vista. I bambini con retinopatia severa avevano inoltre livelli più elevati di trigliceridi, una maggiore insulino-resistenza e un ridotto calo fisiologico notturno della pressione arteriosa sistolica, un indice predittore di ipertensione arteriosa".

Lo studio ha inoltre riscontrato anche una relazione tra grado di retinopatia e progressione del danno epatico. Il dato dimostra che un grado severo di retinopatia si associa, spesso, alla presenza di un grado più elevato di fibrosi epatica. "Tutte queste associazioni – spiega Luca Buzzonetti, responsabile di oculistica del Bambino Gesù - supportano l’ipotesi che gli effetti della pressione arteriosa e dei parametri determinanti la sindrome metabolica sul microcircolo sono già evidenti nei bambini obesi. È importante quindi eseguire una attenta visita oculistica a tutti i bambini obesi e soprattutto a quelli che presentano già segni di ipertensione arteriosa".

Col progressivo aumento del numero di bambini sovrappeso e obesi, anche la steatosi epatica non alcolica (NAFLD) ha raggiunto proporzioni epidemiche, diventando la patologia epatica cronica di più frequente riscontro in età pediatrica nel mondo occidentale. Si stima che una percentuale vicina al 15% dei bambini sia affetta da questa patologia. Percentuale che sale notevolmente - oltre il 50% - se consideriamo la popolazione di bambini obesi. Un dato che aiuta a comprendere i numeri emersi dallo studio del Bambino Gesù alla luce del fatto che numerosi studi nell’adulto avevano già riportato l’associazione tra danno vascolare della retina, obesità e – appunto - sviluppo di sindrome metabolica. lterazioni del microcircolo retinico sono state infatti correlate all’insulino resistenza, al diabete di tipo II, all’ipertensione e allo sviluppo della sindrome metabolica.

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