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Salute: ministero, troppi parti cesarei in Italia, 36,7% del totale

21 febbraio 2015 | 18.17
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Un’elevata propensione all’uso del taglio cesareo nelle case di cura accreditate in cui si registra questa procedura in circa il 56,9% dei parti contro il 33,9% negli ospedali pubblici

Salute: ministero, troppi parti cesarei in Italia, 36,7% del totale

In Italia "si conferma il ricorso eccessivo all’espletamento del parto per via chirurgica. In media, il 36,7% dei parti avviene con taglio cesareo, con notevoli differenze regionali che comunque evidenziano che in Italia vi è un ricorso eccessivo all’espletamento del parto per via chirurgica". E' il dato registrato dall'ultimo rapporto Cedap (che raccoglie tutti i Certificati di assistenza al parto nel 2011) pubblicato dal ministero della Salute.

Rispetto al luogo del parto si registra un’elevata propensione all’uso del taglio cesareo nelle case di cura accreditate in cui si registra questa procedura in circa il 56,9% dei parti contro il 33,9% negli ospedali pubblici. Il parto cesareo è più frequente nelle donne con cittadinanza italiana rispetto alle straniere: si ricorre all'operazione nel 28,2% dei parti di madri straniere e nel 38,6% nei parti di madri italiane. Quest'ultime hanno un'età media di 32,6 anni, mentre le straniere 29,4.

L’età media al primo figlio è per le donne italiane quasi in tutte le Regioni superiore a 31 anni, con variazioni sensibili tra le regioni del Nord e quelle del Sud. Le donne straniere partoriscono il primo figlio in media a 27,7 anni. Infine, le mamme che hanno partorito nell’anno 2011 il 44,2% ha una scolarità medio alta, il 31,8% medio bassa ed il 23,9% ha conseguito la laurea. Fra le straniere prevale invece una scolarità medio bassa (50,4%).

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