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Sanità: Lorenzin, costi siringa leggenda metropolitana, sfateremo falsi miti

13 aprile 2015 | 10.39
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Il ministro della Salute: "I costi standard sono già applicati in Italia e la questione delle centrali uniche di acquisto è già una legge dello Stato prevista nel Patto della Salute"

Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin  - (Fermo immagine Adnkronos Salute)
Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin - (Fermo immagine Adnkronos Salute)

"I costi della siringa sono una leggenda metropolitana, che sfateremo il 22 aprile con i 'Falsi miti della sanità'. I costi standard sono già applicati in Italia e la questione delle centrali uniche di acquisto è già una legge dello Stato prevista nel Patto della Salute . Ma non solo a livello regionale: è un specie di network che ci fa confrontare i prezzi pagati per le forniture e può farci armonizzare i controlli". Lo afferma il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, intervistata questa mattina a SkyTg24.

Non solo risparmi. Il miglioramento della qualità e della trasparenza del Servizio sanitario nazionale passa anche per un nuovo sistema di nomina dei manager. "I direttori generali delle Asl saranno scelti in un Albo nazionale. Non più dalla politica, ma in base al loro curriculum . Lo prevede la mia riforma sui direttori generali e sanitari e sui primari, che sta passando in questi giorni all'interno del Ddl Madia. E' previsto - ha aggiunto - che i manager saranno scelti con criteri meritocratici, perché i bravi manager fanno la differenza".

Il ministro ha poi affrontato la questione della sanità del Lazio. E dei conti che non tornano. "Gli ospedali romani hanno un deficit di 630 milioni di euro l'anno. E' evidente che servono interventi, ma non con lo spirito ragionieristico ", cioè - ha detto - guardando "solo i conti come fatto fino adesso, ma bisogna vedere come viene svolto il servizio, come vengono utilizzate le camere operatorie e il personale".

In tema di prevenzione ha aggiunto: "C'è mezza Italia che non fa screening oncologici di base, pur avendo nel Paese un struttura di prevenzione di livello mondiale. Ci sono Regioni dove vengono spedite le lettere delle Asl a casa e risponde solo il 30%".

Lorenzin, commentando poi il caso dell'attrice Angelina Jolie - che si è sottoposta ad un'ovariectomia preventiva dopo aver scoperto di avere una mutazione genetica a rischio - ha infine detto: "L'indagine genetica è la nuova frontiera, ma subentra anche un aspetto etico e sociologico importantissimo . Le donne vanno accompagnante in questa scelta difficile e l'équipe medica in questo caso è fondamentale".

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