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Sanità, circa 7 mld di risparmi con ospedali digitali e telemedicina

10 settembre 2015 | 16.07
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Il 26,7% italiani non ha mai sentito parlare di referti e visite online

Sanità, circa 7 mld di risparmi con ospedali digitali e telemedicina

Potrebbero valere un paio di manovre finanziare, 6,9 mld di euro l'anno, i risparmi per il Ssn con la digitalizzazione del sistema e la telemedicina. Lo ha stabilito uno studio dell'Osservatorio Netics presentato oggi a Roma a S@lute, Forum della Sanità digitale. Secondo la ricerca 2,5 mld di risparmi arriverebbero dotando gli ospedali di strumenti a supporto delle decisioni terapeutiche, basati su sistemi di Evidence Based Medicine (Ebm). L’integrazione tra ospedale e territorio, attraverso la telemedicina, può essere veicolo di risparmi pari a circa 1,4 mld l'anno.

Sempre secondo lo studio i Cup, i centri unici per le prenotazioni, devono trasformarsi in strutture capaci di relazionarsi in maniera più efficiente e interattiva con il paziente, 7 giorni su 7. Oltre a migliorare la qualità della relazione con gli assistiti "questo intervento - sottolinea la ricerca - può generare, nel lungo periodo, una riduzione dei costi di gestione dei Cup pari a 100-150 mln di euro". Infine con l'introduzione su scala regionale di sistemi informativi di tipo 'Enterprise Resource Planning' e attraverso la centralizzazione degli acquisti è possibile ridurre i costi di 3 mld di euro l'anno.

Una brutta notizia arriva dal sondaggio 'La ricerca sull'opinione e la conoscenza degli italiani sulla telemedicina' presentato a S@lute: gli italiani hanno un livello "scarso" di conoscenza della telemedicina. Il 26,7% non "l'ha mai sentita nominare". La percezione del suo utilizzo nella popolazione "è assente" ma sussiste "un interesse diffuso". In generale "la percezione è che con l’uso della telemedicina si possono risparmiare tempi e costi soprattutto nell’ambito delle malattie cardiache e respiratorie".

Il sondaggio ha coinvolto 4.500 persone con un'età media di 53 anni, un livello di istruzione medio alto (65%). Il 31,1% degli intervistati alla domanda 'Ha mai sentito parlare di telemedicina?' ha risposto: 'sì, so di cosa si tratta; il 24,4% 'sì, so vagamente di cosa si tratta'; il 17,8% 'sì, ma non ho capito bene di cosa si tratta'.

Quando agli intervistati è stato chiesto se 'C'è un interesse ad utilizzare gli strumenti della telemedicina per la gestione della salute o di un familiare?', il 60% ha risposto di 'sì' motivando l'interesse nel risparmio di tempo, costi e sensibilizzazione alla malattia che può offrire la telemedicina. Infine il 62,9% ha affermato che questi strumenti digitali (referti online, visite e consulti a distanza) potrebbero essere utili sopratutto per le malattie cardiovascolari. Mentre per il 35,7% aiuterebbero le malattie respiratorie.

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