Niente chat con i pazienti e mai selfie sul lavoro. Sui social network il comportamento dei medici deve essere irreprensibile, come esige la professione in tutti i comportamenti pubblici. "Serve grande prudenza, grande attenzione a questo tipo di comunicazione che, accanto ai pregi, ha diversi aspetti che vanno ponderati accuratamente", spiega all'Adnkronos Salute Luigi Conte, segretario generale della Fnomceo, che oggi, alla III Conferenza nazionale della professione medica e odontoiatrica, in corso a Rimini, ha partecipato a un workshop sulla Ict.
Di recente, ha ricordato Conte, "in Svizzera è stata addirittura suggerita una forma di 'codice di comportamento' dei medici per quanto riguarda i Social. Questo e' auspicabile anche per noi. Un'amicizia su Facebook, ad esempio, può mettere in discussione l'obiettività di giudizio che un medico deve avere per rispondere al meglio alle esigenze di salute del cittadino".
"Riteniamo - ha aggiunto Conte - che questi strumenti vadano utilizzati con grande ponderatezza, senza mai dimenticare la sensibilità e, soprattutto, l'elemento umano che è parte fondamentale della professione. Noi siamo sempre al servizio della tutela della salute dei cittadini. E, per questo, dobbiamo utilizzare tutti gli strumenti che abbiamo per fare al meglio, senza offendere la sensibilità di nessuno, come per esempio è successo con il brutto episodio dei selfie in sala operatoria".