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"Vermi nel piatto al Policlinico di Milano?", scatta l'allarme ma è un equivoco

24 gennaio 2017 | 16.53
LETTURA: 3 minuti

Immagine di repertorio (Fotogramma)
Immagine di repertorio (Fotogramma)

"Vermi nel piatto" al Policlinico di Milano? No, solo germogli di fagiolo. Ma l'equivoco ha fatto scattare un'indagine interna che ha permesso di chiudere con un lieto fine la piccola disavventura, vissuta da una paziente della Fondazione. La donna, nella sera di venerdì 20 gennaio, aveva lanciato l'allarme credendo di aver individuato alcuni vermi nel cibo che le era stato servito durante la degenza. Ha informato i responsabili del reparto della presenza di quelli che riteneva 'intrusi' nel suo pasto, e l'ospedale ha subito avviato le verifiche coinvolgendo anche un esperto nutrizionista per analizzare i campioni prelevati dal piatto 'incriminato'.

Al Policlinico il cibo viene fornito da un'azienda esterna che si occupa del suo approvvigionamento e della preparazione, ricordano da via Sforza. La paziente aveva ricevuto un piatto sigillato e prodotto in modo separato rispetto al cibo fornito al resto dell'ospedale (dieta senza glutine). A un primo esame obiettivo - spiegano dall'Irccs - i reperti sono risultati essere compatibili con i germogli del fagiolo, ingrediente contenuto in quel piatto. A scopo precauzionale è stata comunque disposta un'indagine ulteriore a cura di un parassitologo, che ha a sua volta confermato senza ombra di dubbio la natura dell'ingrediente: innocui germogli di fagiolo.

E' stata in ogni caso condotta anche una verifica parallela e indipendente da parte dell'azienda esterna a cui è affidata la fornitura degli alimenti e la loro preparazione; anche da parte loro non è emersa alcuna irregolarità, ed è stata confermata la salubrità degli alimenti. Tra l'altro, proprio il 31 dicembre scorso i carabinieri del Nas avevano effettuato la loro ultima ispezione a sorpresa al Policlinico, "non rilevando problemi sulla gestione o la conservazione degli alimenti nella mensa che rifornisce i pazienti", ricorda la struttura che archivia l'inconveniente come una piccola disavventura, rivelatasi comunque utile per certificare il rispetto delle corrette norme igienico-sanitarie per i cibi distribuiti in ospedale.

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