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Medici, Camera approva legge su responsabilità professionale

28 febbraio 2017 | 19.40
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(Fotogramma)
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E' legge il Ddl Gelli sulla responsabilità professionale di medici e operatori sanitari e la sicurezza delle cure. La Camera ha approvato il testo, licenziato dal Senato, con 255 voti a favore e 113 contrari.

"Quella di oggi è una data che resterà nella storia della sanità italiana. Finalmente, il Ddl sulla responsabilità professionale e la sicurezza delle cure è legge. Si tratta di un provvedimento atteso ormai da ben oltre un decennio da parte degli operatori della sanità", dice Federico Gelli, il responsabile sanità del Pd e relatore del disegno di legge sulla Responsabilità professionale.

Cosa cambia con il Ddl Gelli

"Con questa legge - spiega Gelli - aumentiamo le tutele dei professionisti prevedendo, al contempo, nuovi meccanismi a garanzia del diritto al risarcimento da parte dei cittadini danneggiati da un errore sanitario. L’assenza di un chiaro inquadramento legislativo su questa materia ha tolto in tutti questi anni serenità a medici e professionisti e, soprattutto, ha comportato come ricaduta l’enorme costo della medicina difensiva che pesa sul nostro sistema salute".

"Abbiamo regolamentato l’attività di gestione del rischio sanitario - prosegue - prevedendo che tutte le strutture attivino un’adeguata funzione di monitoraggio, prevenzione e gestione del rischio (risk management). Abbiamo inoltre modificato la responsabilità penale e civile per gli esercenti la professione sanitaria. E ancora, nel testo si fa riferimento all'obbligo per tutte le strutture sanitarie pubbliche e private di essere provviste di una copertura assicurativa, e si ribadisce l’obbligatorietà dell’assicurazione per tutti i liberi professionisti".

"Dal lato dei pazienti - sottolinea - sono state previste nuove misure, come quella riguardante la trasparenza dei dati: le strutture sanitarie saranno tenute a fornire ai pazienti la documentazione clinica da loro richiesta entro 7 giorni. Verrà infine istituito un Fondo di garanzia per il rimborso dei danni derivati da responsabilità sanitaria", conclude.

LORENZIN - "Oggi è una grande giornata per il Servizio sanitario nazionale. L'approvazione definitiva del Disegno di legge sulla Responsabilità professionale sanitaria oggi alla Camera dei deputati rappresenta certamente un altro grande passo in avanti per il nostro sistema sanitario". Lo afferma il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin dopo l’approvazione dell’Aula di Montecitorio del Disegno di legge. "Dopo il Patto per la Salute - prosegue il ministro - i nuovi Lea, il Piano nazionale vaccini, il Ddl di riforma degli ordini professionali che è in dirittura d’arrivo, l’approvazione della legge sulla Responsabilità professionale rappresenta un ulteriore tassello di una grande stagione riformista per il servizio sanitario nazionale".

"Il provvedimento, frutto di un lungo lavoro durato più di tre anni – sottolinea il ministro - garantisce da un lato il diritto del cittadino ad essere risarcito in caso di errore medico, e al contempo garantisce al medico di poter lavorare in serenità e quindi di non temere nel compiere interventi che possono salvare la vita delle persone, che questi possano essere trasformati in occasioni di denuncia. Contrastare la piaga della medicina difensiva è sempre stato un tema sul quale il ministero della Salute ha prestato grande attenzione e oggi finalmente diamo risposte concrete a cittadini e professionisti".

"Permettetemi infine – precisa Lorenzin – di ringraziare i parlamentari, i relatori di Camera e Senato, nonché le commissioni per il lavoro svolto, senza dimenticare l’indispensabile ruolo ricoperto della commissione ministeriale Alpa la cui relazione ha dato sicuramente un impulso positivo alla prosecuzione dei lavori parlamentari".

"Dopo quest’importante risultato, auspico – conclude il ministro - che anche il Disegno di legge di iniziativa governativa in materia, tra l'altro, di riordino degli Ordini professionali, che porta il mio nome, possa essere approvato quanto prima dalla Camera dei Deputati così da completare tutta l'opera di riorganizzazione delle professioni sanitarie".

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