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Softec: funziona pubblicità su internet 'al momento e al posto giusto'

Se ne è parlato al convegno su native advertising' e 'marketing automation' (Video)

(Adnkronos)
(Adnkronos)
09 giugno 2015 | 18.59
LETTURA: 3 minuti

Una comunicazione pubblicitaria personalizzata, automatizzata, offerta al momento giusto agli utenti e che si distingua dalla confusione presente sul web. Due obiettivi che determinano il successo per le aziende che vogliono essere visibili e massimizzare il ritorno e che passano attraverso il 'native advertising' e il 'marketing automation'. Il primo è una forma di pubblicità in linea con i contenuti del sito web che la ospita. Una tecnica meno intrusiva, integrata con il contesto editoriale, che arriva a generare maggiore interesse negli utenti. L'altro è l'automazione della distribuzione di questi contenuti pubblicitari.

Dei due nuovi ambiti se ne è parlato al convegno '#NativeAdvertising & #MarketingAutomation: i due asset per fare business online', organizzato da Softec durante la Social Media Week in corso a Roma, al cui tavolo era presente il presidente e amministratore delegato di Softec, Maurizio Bottaini. Softec è tra le prime aziende in Italia a presentare una serie di servizi specifici in entrambi gli ambiti.

Secondo i dati diffusi durante il convegno, il 'native advertising' all'estero sta crescendo con percentuali importanti: ha incassato un +57% di attenzione generata negli utenti rispetto alla pubblicità tradizionale sul web. Inoltre, il 71% degli utenti si identifica con i messaggi di un brand dopo aver letto contenuti native contestualizzati. Il 32% arriva addirittura a sostenere che condividerebbe quel contenuto pubblicitario con amici e parenti.

Il 'native' "funziona perché il contenuto pubblicitario all'interno di un contenuto editoriale fa innanzitutto raggiungere consumatori interessati a quel tipo di contenuto", dice all'Adnkronos, a margine del convegno, il presidente di Softec, Bottaini. "Il livello di attenzione è più elevato, circa il 50%, perché essendo un contenuto che viene scelto perché di interesse, anche la pubblicità che c'è al suo interno viene recepita come un servizio e non come un disturbo".

C'è poi la questione della viralità di un contenuto: "Se viene approvato dall'utente, c'è una buona possibilità che quest'ultimo lo condivida con gli amici. Una viralità che abbassa drasticamente il costo contatto fino ad azzerarlo, quindi con un rendimento della pubblicità superiore. Questa è la potenza del native advertising, che mischiata alla marketing automation, ci consentono di traguardare il consumatore giusto, al momento giusto e con il messaggio giusto", conclude Bottaini.

Guarda l'intervista integrale a Maurizio Bottaini, presidente e ad di Softec

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