La Federal Reserve "probabilmente manterrà i tassi invariati al prossimo meeting del Fomc", che si terrà il 16 e 17 settembre, "ritardando l'avvio della stretta monetaria a dicembre o persino al 2016". Lo prevede Christophe Bernard, Chief Strategist di Vontobel, banca privata svizzera specializzata nell'asset management, in un aggiornamento sui mercati diffuso oggi. "Mentre il mercato del lavoro americano è in costante miglioramento - continua Bernard - la crescita dei salari e i dati dell'inflazione rimangono fiacchi".
"Le pressioni deflazioniste globali - continua Bernard - per via della debolezza dei prezzi delle materie prime e del deprezzamento delle valute dei mercati emergenti, rendono gli obiettivi di inflazione della Banca del Giappone e della Bce difficili da raggiungere, aumentando la probabilità di un ulteriore cosiddetto quantitative easing più avanti, rebus sic stantibus".
Inoltre, a differenza della Fed, "la Cina probabilmente allenterà la politica monetaria in modo aggressivo, tagliando sia i tassi di interesse che i coefficienti di riserva", conclude Bernard.