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I cuochi ambasciatori italiani della biodiversità

21 aprile 2015 | 16.25
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La Federazione Italiana Cuochi saranno paladini della biodiversità a Expo e in prima linea contro i falsi made in Italy alimentari in difesa della cucina del territorio. Un impegno che parte dal riconoscimento della nostra cucina come patrimonio fondato sui grandi ingredienti e sulle materie prime, che non sono replicabili in nessuna altra parte del mondo

I cuochi ambasciatori italiani della biodiversità

I cuochi italiani paladini della biodiversità e in prima linea contro il falso made in Italy alimentare, un fenomeno particolarmente diffuso all'estero. Parte da queste due premesse la partecipazione della Federazione Italiana Cuochi all' Expo di Milano. "La nostra associazione, che conta 15 mila associati, ed è quindi molto ramificata sul territorio, si farà portavoce di questi temi" ha esordito il neo presidente Rocco Pozzulo intervenendo al convegno "Tutela delle biodiversità e falso alimentare per Nutrire il Pianeta verso Expo 2015", presso il ministero delle Politiche agricole e alimentari.

I cuochi infatti in occasione di Expo intendono valorizzare le produzioni tipiche italiane: è il nostro Dna - afferma Pozzulo a margine dell'evento - e siamo dichiaratamente contro il falso made in Italy agroalimentare. La nostra associazione di categoria inoltre informa e forma gli chef all'estero in modo che possano acquistare sempre i migliori prodotti italiani".

Anche Alessandro Circiello, noto volto tv e presidente della Federazione italiana cuochi del Lazio, sostiene con forza la 'mission' per l'Expo. "Abbiamo diverse collaborazioni con Confagricoltura per rappresentare tutte le regioni italiane nelle tavole italiane per cercare di far capire al grande pubblico le biodiversità e, dunque, le varietà della cucina italiana che è fatta di cucina del territorio, a differenza ad esempio, della cucina francese basata di più sulla tecnica".

"La nostra cucina è fondata sui grandi ingredienti e sulle materie prime, che - spiega Circiello - grazie al microclima, unico al mondo, dalle zone di mare a quelle di montagna, non sono replicabili in nessuna altra parte del mondo".

All'incontro ha partecipato, tra gli altri, Alfonso Pecoraro Scanio, ex ministro dell'Agricoltura e presidente della Fondazione Univerde. "Noi italiani abbiamo la testa in Europa e i piedi in Africa - ha detto - e abbiamo la più grande biodiversità d'Europa, dalla stella alpina al cappero di Pantelleria. Le comunità italiane si identificano nel cibo e questa è una grandissima ricchezza, dunque il fatto che la Federazione dei cuochi abbia promosso un convegno sulla biodiversità è un fatto significativo".

Al convegno ha partecipato anche Amedeo De Franceschi, dirigente della Divisione di sicurezza agroalimentare del Corpo forestale dello Stato ha insistito sull'importanza di difendere il diritto della proprietà intellettuale del cibo a proposito della lotta alla contraffazione che proprio il Cfs conduce con attività di controllo molto capillare. "Sappiamo di essere i più bravi nell'attività di contrasto internazionale ma a livello europeo solo le Dop e e le Igp sono normate a livello europeo" ha evidenziato De Franceschi.

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