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03 giugno 2020 | 08.14
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Dopo un 2019 chiuso in forte rallentamento, il 2020 è iniziato con un calo tendenziale del Pil del 4,8% nel 1 trimestre  e con veri e propri crolli ad aprile e maggio stimati, rispettivamente, in un -24% e -16%. E' quanto stima l’Ufficio Studi Confcommercio. Ma ciò che risulta particolarmente grave e preoccupante, spiega, è che  la "crisi da Covid-19 si è abbattuta su un’economia già fortemente debilitata: tra il 2007 e il 2019, infatti, ciascun italiano ha perso oltre 21.600 euro di ricchezza.   La produzione domestica di autoveicoli è cresciuta dal 2014 al 2017, passando da 698mila unità a 1,14 milioni, mentre è diminuita nel 2018 del 7% a 1,06 milioni di autoveicoli e nuovamente nel 2019 del 14% a 915mila. Negli ultimi 5 anni la produzione media annua è stata superiore al milione di autoveicoli (1,05 milioni), il 43% in più rispetto alla produzione del quinquennio precedente, dal 2010 al 2014, che in piena crisi registrava una media annua di 731mila autoveicoli prodotti. E' quanto rileva l'Anfia nel rapporto 'Focus Italia 2019 - Relazione sull'industria autoveicolistica' L’impatto della pandemia sulle compravendite immobiliari non ha per ora toccato i prezzi: a maggio i prezzi sono aumentati dello 0,3%. Il prezzo del mattone in Italia sale così a 1.702 euro al metro quadro, più basso del 2,1% rispetto allo stesso periodo del 2019.  Secondo Vincenzo De Tommaso, Responsabile dell’Ufficio Studi di idealista: “il COVID-19 ha comprensibilmente cambiato le condizioni del mercato, ma i prezzi sono stabili al momento.    Se l’arrivo di turisti stranieri resta una incognita, l’apertura delle frontiere italiane ai cittadini europei senza obbligo di quarantena aiuta a salvare i raccolti Made in Italy nelle campagne con il ritorno dei circa 150mila lavoratori stagionali comunitari provenienti da Romania, Polonia e Bulgaria e altri Paesi europei rimasti fino ad ora bloccati per la pandemia. E’ quanto stima la Coldiretti nel commentare positivamente la riapertura delle frontiere lo scorso 3 giugno senza obbligo di quarantena ai cittadini europei e dell’area Schengen, mentre per gli extracomunitari occorrerà attendere il 15 di giugno. I provvedimenti finora adottati dal Governo per far fronte alla situazione di profonda crisi derivata dall’emergenza sanitaria da Covid-19 hanno completamente trascurato i gestori aeroportuali, costretti a chiedere la cassa integrazione per oltre 10.000 dipendenti delle società di gestione. Lo denuncia Assaeroporti, tracciando il bilancio degli ultimi tre mesi. Secondo i dati raccolti dall'associazione, nel mese di marzo 2020 gli scali italiani hanno perso 12 milioni di passeggeri, ad aprile 16 milioni e a maggio, stando alle prime proiezioni, 17 milioni. In tre mesi il sistema aeroportuale nazionale registra quindi una contrazione di 45 milioni di passeggeri, rispetto a un anno fa.     

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