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Contro contraffazione intesa a tutela vetro Murano, merletto Burano e maschere Venezia

24 febbraio 2014 | 16.53
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Contro contraffazione intesa a tutela vetro Murano, merletto Burano e maschere Venezia

Venezia, 24 feb. (Labitalia) - Tutela dell'autenticità, repressione delle imitazioni e dei falsi e valorizzazione della cultura e della tradizione locale. Sono gli obiettivi di un protocollo d'intesa unitario per il vetro di Murano e il suo marchio di tutela, per i merletti di Burano e per le maschere veneziane. Il documento è stato sottoscritto oggi, in una vetreria muranese, da Regione Veneto, Comune e Camera di commercio di Venezia, Promovetro, organizzazioni artigiane e associazioni dei consumatori del Veneto.

L'accordo, che sarà ora girato alla Prefettura perché lo recepisca in modo da coinvolgere tutte le forze dell'ordine nell'azione di contrasto alle produzioni taroccate, nasce dalla volontà concorde e determinata di salvaguardare le lavorazioni artistiche di Venezia, che sono un vanto della città ma più in generale del mondo intero, e di tutelare anche i consumatori, non sempre informati se ciò che acquistano è paccottiglia prodotta in serie all'estero.

"Oggi circa il 70% dei vetri venduti a Venezia non sono originali - ha ricordato l'assessore regionale all'Agricoltura, Franco Manzato, che ha firmato il documento per la Regione - e questo ci spinge tutti a intervenire, con controlli amministrativi, azioni di vigilanza e repressione".

Il protocollo impegna i firmatari a "un'azione coordinata volta a realizzare condizioni di piena trasparenza nel commercio dei prodotti vetrari, dei merletti e delle maschere", evitando vere e proprie truffe ai consumatori. Per questo, saranno avviate azioni di informazione capillare e sensibilizzazione dei consumatori; di sensibilizzazione dei produttori e dei commercianti sul valore culturale e commerciale della lavorazione artistica veneziana; di informazione sulle norme che regolamentano le lavorazioni artistiche veneziane e sulla normativa di legge che disciplina la trasparenza dell'etichettatura dei prodotti".

Verranno, inoltre, raccolte le segnalazioni su pratiche commerciali sospette o scorrette; si procederà a un'attività ispettiva, con particolare riguardo alle situazioni passibili di ingenerare rischio di confusione circa la qualità e la provenienza dei prodotti offerti; verrà effettuata un'attività di indagine sulle produzioni, per verificarne la corrispondenza tra caratteristiche dichiarate ed effettiva natura. Sono state pure previste la repressione diretta delle fattispecie integranti illecito amministrativo, da segnalare alla polizia giudiziaria, e forme di ricorso all'autorità garante per la concorrenza.

Il coordinamento delle attività indicate dal protocollo è affidato alla Regione del Veneto. Regione e associazioni dei consumatori metteranno a disposizione della Camera di commercio di Venezia, per gli anni 2014 e 2015, 15 mila euro per eventuali indagini chimico-fisiche che si dovessero rendere necessarie.

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