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Milano: la mostra-mercato Orticola compie 20 anni, l'associazione 150

13 gennaio 2016 | 16.02
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Doppio compleanno per Orticola. La mostra-mercato festeggia i suoi primi vent’anni di primavere a Milano e l’associazione Orticola di Lombardia i suoi primi 150 anni. In 'scena' fino a domani con novità botaniche e approfondimenti culturali, tutti raggruppati sotto un unico cappello: l'italianità del giardino

Milano: la mostra-mercato Orticola compie 20 anni, l'associazione 150

Doppio compleanno per Orticola. La mostra-mercato festeggia i suoi primi vent’anni di primavere a Milano e l’associazione Orticola di Lombardia i suoi primi 150 anni, proprio nell’anno di Expo, e si presentano con novità botaniche e approfondimenti culturali, tutti raggruppati sotto un unico cappello: l'italianità del giardino. Il giardino lombardo in particolare, quello che "..presenta da una parte una vasta pianura tutta sì ben coltivata che sembra un seguito di non interrotti giardini" come citava Pietro Verri nel lontano 1764 su “Il Caffè”, periodico italiano vicino al pensiero illuminista, che s’identifica perfettamente con l’immagine grafica ed estetica che caratterizza quest’edizione di Orticola. (Fotogallery) Ben 153 gli espositori ospiti dell'edizione 2015, numero in linea con le passate edizione, sebbene sia da rilevare un aumento del 10% per quanto riguarda la presenza di vivaisti eccellent. Oltre 60 laboratori organizzati, inoltre, ripetuti nell’arco dei 3 giorni di mostra, cui hanno partecipato circa 1.000 persone che hanno apprezzato contenuti e offerte propostei.

Dunque spazio alle rose, in “Orticola per la rosa italiana”, una selezione di rose ottenute da creatori, già premiati al concorso internazionale di Monza, dal 1995 a oggi, come Davide della Libera e Marc Alberici, Barni e Cazzaniga. Gli ibridi sono anche ospitati negli stand di alcuni vivaisti, quali Novaspina e La Campanella, ricordando anche Cavina e senza dimenticare Barni che mostra al pubblico le sue ultime 13 rose premiate a Monza negli ultimi 20 anni. I 20 anni di mostra sono festeggiati con una grande novità: per la prima volta, si ammira, “la rosa Francesca Marzotto Caotorta”, realizzata dal Roseto Barni e dedicata alla ideatrice e curatrice di Orticola, nonché giornalista, esperta di giardinaggio e fondatrice della celebre rivista “Gardenia”: una rosa a cespuglio, estremamente forte e rifiorente, dall’originale colore arancio brillante, associato a una forma classico-antica.

Passeggiando per i viali si può scoprire come abbinare i gerani con i garofani oppure con particolari esemplari di cavoli; unire l’aquilegia con la pilosella, il profumo del gelsomino con quello dell’arancio e gli iris con le viti: può sembrare strano, ma i vivaisti di Orticola nel percorso “I Giardini dei Vivaisti” ci insegnano come fare e quali risultati estetici, colorati e profumati si possono ottenere. Cercate i 9 micro-giardini e scoprite la soluzione ideale per il vostro piccolo o grande spazio verde, e come ospitare gli insetti, di fondamentale importanza per il mondo vegetale e quindi anche per noi umani.

E poi veri e propri “Portali di Design Botanico”, che hanno riattivato una tradizione antica, quest’anno celebrati in modo spettacolare dalla riapertura – dopo il lungo restauro – di Palazzo Dugnani  per accogliere gli ospiti e i visitatori della mostra, grazie alla gentile concessione del Settore Cultura del Comune di Milano. E lì, al riparo dal rumore della via, l’ingresso offre spazio alla fantasia e il portico settecentesco, sfarzoso e intimo al tempo stesso della Milano barocca, diventa luogo ideale verso un magico mondo esotico: una collezione di palme giganti dialoga con le colonne, mentre dalle volte pendono dei “palloni” di spargina piumosa. Il progetto di allestimento è curato dall’architetto Marco Bay, con le piante del vivaio di Enrico e Giorgio Cappellini.

In piazza Cavour, i visitatori sono, invece accolti da un frutteto fantastico: i bellissimi alberi del Vivaio dei Molini offrono “frutti simbolici del lavoro” contenuti in piccoli vasi dì vetro sospesi, oggetti rappresentativi di ogni vivaista presente quest’anno, accanto ai Bossi dì Munari, le rose dì Mondo Rose e i grandi contenitori dì vetro dì All'origine che completano l’allestimento curato dalla paesaggista Silvia Ghirelli. Via Palestro mostra un progetto di Anna Scaravella realizzato grazie al Vivaio Fratelli Ingegnoli, con piante del vivaio Centro Bambù Italia di Federico Eberts. “Bamboo Bamboo”, è un’installazione realizzata con una collezione di bambù che, con aiuole dalla forma sinuosa, creano un piccolo bosco esotico. Una quinta verde composta da piante selezionate per genere, specie, varietà e dimensioni, così da creare un dinamico paesaggio verde urbano.

Entrando da Palazzo Dugnani lo sguardo è rivolto immediatamente a “Portale Blu”, l’installazione artistico-ambientale, sospesa sulla fontana, che Lucio Micheletti, milanese, insieme alla Quercus Biasi Fondation, dedica alla città. L’artista e architetto, già noto per le sue opere esposte alla Biennale di Venezia e in occasione di Art Basel Miami, realizza una cornice blu, come il colore del cielo e quello dell’acqua, un colore sicuramente presente in natura, ma in parte discosto dalla linea cromatica della mostra-mercato per creare un effetto ottico di affascinante e sensibile impatto, con visione della storia da un lato e del futuro dall’altro.

Mentre nel prato accanto alla fontana, si nota come una nebbia nel verde, è “Un’idea di paesaggio”, l’installazione di Maia Sambonet, a cura di Matilde Marzotto Caotorta, una quinta semitrasparente che invita i visitatori a fare proprio lo sguardo ravvicinato del botanico o del pittore, per scoprire un ritmo di trame minuziose. E per non perdere nulla della mostra-mercato e non perdersi nei viali dei Giardini Pubblici, c'è App Orticola che permette di tenere in tasca ogni informazione relativa alla Mostra e all’Associazione. Basta scaricarla da Apple Store e Google Play e si può rimanere sempre in contatto; infatti ogni anno sarà implementata con aggiornamenti e news sulle attività dell’associazione e della mostra-mercato.

Un particolare “Fuori&Dentro Orticola”, di grande valore civico, caratterizza questa edizione. Orticola di Lombardia, in collaborazione con MilanoAltruista, organizza “Prendiamoci cura del nostro giardino storico”, un progetto finalizzato a valorizzare e a ridare lustro ai Giardini Pubblici di Milano, realizzati alla fine del ‘700, come primo parco cittadino per uso pubblico. Il progetto ha come obiettivo il recupero di una parte di parco, oggi purtroppo degradata, e prevede la formazione di gruppi di cittadini volontari che fino al 31 maggio, il secondo e il quarto sabato di ogni mese portino avanti attività di rastrellamento e di riordino della ghiaia nei sentieri del parco.

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