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Auto killer a Roma, paura nel campo Rom di via della Monachina: "Ci urlano 'vi diamo fuoco'"

29 maggio 2015 | 17.14
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La ragazzina coinvolta nell'incidente di via Boccea nel carcere minorile di Casal del Marmo. Trovate molotov nascoste. Paura tra i rom: "Ci urlano 'vi diamo fuoco'". Due i ricercati. I filippini in piazza ricordano Cory: "Non odio ma giustizia"

Campo Rom La Monachina (Foto Adnkronos)
Campo Rom La Monachina (Foto Adnkronos)

Convalidato il fermo della 17enne coinvolta nell'inchiesta sull'incidente mortale avvenuto due giorni fa in via Boccea, in cui è morta una filippina di 44 anni e altre otto persone sono rimaste ferite. Il gip del Tribunale dei Minori Caruso ha contestualmente emesso un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti della ragazzina, che sarà trasferita nel carcere minorile di Casal del Marmo. Ad assistere la 17enne i due avvocati Valentino Brunetta e Carola Gugliotti, che hanno spiegato come la ragazza sia "molto scossa". I legali valuteranno il ricorso al tribunale del Riesame non appena conosceranno il testo dell'ordinanza.

Intanto, alcune molotov sono state trovate nascoste in via Francesco Tamagno, non lontano dal luogo dell'incidente. La segnalazione è arrivata ieri sera al 113 e sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia che hanno recuperato alcune bottiglie incendiarie.

E per le possibili ritorsioni, al campo rom di via della Monachina a Roma la paura è tanta. C'è anche paura che il campo venga sgomberato a breve. A meno di due giorni dall'incidente in pochi hanno voglia di parlare e rimangono all'interno delle loro baracche. Dopo l'incidente di Boccea, la vita è cambiata per tutta la comunità. Su circa 20 bambini che ogni mattina vanno alla vicina scuola 'Nando Martellini' accompagnati dal pulmino del Comune di Roma, oggi solo in cinque erano in classe. "Io i miei figli li ho mandati a scuola oggi nonostante la paura - racconta 'Alessandro' (il nome di fantasia) - Anche gli assistenti volontari dell'Arci che vengono qui hanno paura e ci hanno detto di fare attenzione ai nostri figli e di restare a casa".

Sono due i ricercati dalla polizia per l'incidente. E le forze dell'ordine in questi giorni stanno presidiando costantemente il campo. "Ho paura anche di andare al bar, non ci muoviamo più da soli fuori dal campo - continua Alessandro - Questa mattina alcune persone in macchina si sono fermate e ci hanno detto 'Vi diamo fuoco' e un altro ha gridato 'appena vedo ragazzini li investo con la macchina'. Ma noi che colpa abbiamo? I ragazzi che hanno provocato l'incidente non sono neanche nostri parenti - dice - A noi dispiace tanto per la donna che è morta ma non siamo tutti uguali, anche gli italiani commettono reati, ma appena facciamo noi qualcosa veniamo tutti attaccati dall'opinione pubblica - si sfoga il giovane - Quei due ragazzi si dovevano fermare ma adesso non possiamo pagare noi per la loro colpa". La sensazione è che quando la polizia prenderà i due ragazzi in molti tireranno un sospiro di sollievo, anche qui all'interno del campo di via della Monachina.

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