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Nave Marina soccorre gommone

Il pattugliatore Cigala Fulgosi è intervenuto per salvare le 100 persone a bordo. Il Viminale ha indicato Genova come porto di sbarco

Immagine di repertorio (Afp)
Immagine di repertorio (Afp)
30 maggio 2019 | 07.22
LETTURA: 3 minuti

Nuova operazione di soccorso della Marina militare al largo della Libia. La nave 'Cigala Fulgosi' è intervenuta questa mattina per trarre in salvo 100 persone (tra cui 17 donne e 23 minori) a bordo di un gommone . La Marina fa sapere che "non risulta alcuna persona deceduta a bordo", smentendo la notizia trapelata in mattinata che parlava della morte di una bimba di 5 anni.

In una nota, il ministero della Difesa ha confermato che "il Pattugliatore d'altura della Marina militare Cigala Fulgosi, ha raggiunto un gommone in acque internazionali, a circa 90 miglia a sud di Lampedusa. Per il porto di sbarco è stato indicato quello di Genova, come riferiscono fonti del Viminale.

L'unità della Marina, constatate le condizioni del natante con 100 persone a bordo, di cui solo una decina provvisti di salvagente individuale, motore spento, precarie condizioni di galleggiamento e considerate le condizioni meteorologiche in peggioramento, è intervenuta in soccorso delle persone che erano in imminente pericolo di vita". Si afferma inoltre che Nave Cigala Fulgosi è attualmente impegnata nell'Operazione Mare Sicuro, unitamente ad altre unità aeronavali della Difesa, "al fine di proteggere gli interessi nazionali nel Mediterraneo centrale, conducendo attività di presenza, sorveglianza e deterrenza, anche in ragione all'attuale situazione di sicurezza presente in Libia".

Il gommone si trovava al largo della Libia e da ieri era in difficoltà. Oggi, tramite Alarm Phone aveva lanciato l'ennesimo allarme spiegando che le persone a bordo avevano visto "un elicottero volare intorno a loro" ma senza alcuna imbarcazione a intervenire. Poi, in un tweet, la ong Mediterranea Saving Humans aveva lanciato l'accusa: "Se confermata morte di bimba di 5 anni tra naufraghi, sappiamo chi poteva salvarla e non l'ha fatto".

Parole che hanno fatto scattare la replica del ministro dell'Interno Matteo Salvini: "Sono infondate e diffamatorie le accuse contro i nostri uomini e donne della Marina - ha sottolineato Salvini -. Anche in questo caso, come sempre e rispettando legge e morale, hanno soccorso chiunque fosse a rischio". "È incredibile che alcuni organi di stampa italiani diano credito a provocazioni e illazioni delle solite ong a cui finalmente abbiamo tagliato il business e che sono sotto inchiesta per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina - ha aggiunto -. Difendiamo l'onore della Marina. Per quanto di mia competenza ribadisco l'indisponibilità dei porti italiani per accogliere clandestini''.

In un altro tweet, poi, Mediterranea Saving Humans ha precisato: "Apprendiamo con gioia che non ci sarebbe nessuna vittima a seguito del distress che da ieri era segnalato e che rischiava di diventare l'ennesima strage. Siamo grati all'equipaggio e al comandante della nave della Marina militare P490 Cigala Fulgosi per aver operato il soccorso". Quindi ha aggiunto: "Non comprendiamo perché si sia aspettato tanto, mettendo in grave pericolo queste persone. Chiediamo ora che vengano sbarcate in un porto sicuro, e protette. Vengono dall'inferno libico, hanno già patito abbastanza".

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