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Bocciati gli aumenti per le strisce blu a Roma, il Campidoglio: "Faremo ricorso"

Il Tar del Lazio dà ragione al Codacons. Dopo lo stop ai rincari per le tariffe degli asili nido e delle Ztl, terza vittoria per l'associazione. Rienzi: "Fallita la politica del Campidoglio sul traffico". Improta: "Sentenza culturalmente sbagliata". Da mercoledì il pagamento di 1,50 euro consentirà la sosta per 75 o 90 minuti, a seconda delle zone

Bocciati gli aumenti per le strisce blu a Roma, il Campidoglio:
17 marzo 2015 | 16.17
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Bocciati gli aumenti per le strisce blu a Roma. Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso presentato dal Codacons annullando i rincari. Dopo la bocciatura delle tariffe per gli asili nido e quella per i rincari delle Ztl, terza vittoria per l'associazione che in una nota scrive: "Il Codacons batte il Comune di Roma 3-0".

Atac comunica "il pagamento di 1,50 euro a partire da domani consentirà la sosta per settantacinque o novanta minuti, a seconda delle zone". "Gli ausiliari della sosta, pertanto, non terranno conto nell’attività di verifica dell’orario di fine sosta stampato sulla ricevuta esposta, ma solo dell’orario di inizio", precisa.

Guido Improta, assessore alla Mobilità e ai Trasporti di Roma Capitale, dichiara in una nota: "Prendiamo atto della sentenza fotocopia del Tar che censura Roma Capitale per l'istruttoria insufficiente che avrebbe accompagnato l'adozione della delibera n. 48 del 29 luglio 2014".

"Dopo la pronuncia sulle tariffe Ztl, cui abbiamo fatto fronte con una nuova delibera, il Tar del Lazio, anche in questa occasione, riconosce - continua - il potere attribuito a Roma Capitale in materia ed evidenzia l'aspetto formale della mancata adozione del Pgtu da parte dell'Assemblea Capitolina come elemento fondante della sentenza emessa".

"Ma il Tar in questa occasione - prosegue Improta - si spinge anche a compiere delle valutazioni politiche che non ci convincono proprio. Infatti, mentre da un lato accetta il fatto che le strisce blu costituiscano un elemento essenziale per la limitazione della circolazione, dall'altro dice che dobbiamo tener conto delle abitudini dei cittadini all'uso dei mezzi pubblici che, in una città con 2,8 milioni di veicoli, sono evidentemente da modificare se non da costruire a partire da un diverso approccio culturale al tema della mobilità".

"I provvedimenti che stiamo adottando, sono finalizzati al miglioramento strutturale delle condizioni di vita dei romani, a partire dagli aspetti ambientali. Inoltre, lo stesso Tar non tiene in considerazione i soli 70.000 stalli effettivamente disponibili per la sosta tariffata e le ripercussioni sulla velocità commerciale del trasporto pubblico determinati dalla densità del traffico e dal fenomeno della sosta vietata. Proporremo pertanto - conclude Improta - ricorso al Consiglio di Stato verso una sentenza che è culturalmente sbagliata".

Soddisfatto il presidente Codacons Carlo Rienzi che sottolinea: “Gli aumenti erano abnormi e non trovavano giustificazione alcuna nella realtà. Non solo infatti le tariffe sono aumentate del 50%, ma addirittura sono state cancellate quelle agevolazioni per i meno abbienti o per chi è costretto a parcheggiare sulle zona a pagamento quando si reca a lavoro e deve sostare 8 o più ore".

"Il Campidoglio, in sostanza, aveva trasformando le strisce blu della capitale in veri e propri parcheggi per ricchi”, sottolinea. “La decisione del Tar, che si aggiunge a quella sulle Ztl, dimostra il fallimento della politica del Comune sul traffico", prosegue Rienzi.

"Ora - assicura - non accetteremo nessuna ulteriore delibera che imponga nuovamente aumenti per le strisce blu senza consentire la partecipazione del Codacons e dei cittadini alla stesura di provvedimenti in materia”.

Il Codacons, si legge in una nota, sta inoltre studiando la fattibilità di una azione legale finalizzata a far ottenere a quanti hanno sostato presso le strisce blu pagando tariffe maggiorate, il rimborso delle maggiori somme versate a seguito degli aumenti illegittimi.

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