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De Luca indagato per concussione, il governatore si difende: "Sono parte lesa"

11 novembre 2015 | 08.19
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Pm: "Governatore minacciato e indotto a fare una nomina"

(INFOPHOTO) - (INFOPHOTO)
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La procura della Repubblica di Roma sta indagando su sette persone, tra le quali anche il governatore della Campania Vincenzo De Luca , il giudice Anna Scognamiglio e l'ex capo segreteria di De Luca, Carmelo Mastursi. L'accusa è quella di concussione per induzione. Nell'ambito dell'indagine, il 19 ottobre scorso sei degli indagati, escluso De Luca, sono stati perquisiti.

L'indagine della procura di Roma fa riferimento anche a una minaccia fatta a Vincenzo De Luca. In particolare, secondo l'accusa, gli indagati avrebbero minacciato una decisione del Tribunale civile di Napoli sfavorevole a De Luca, se lo stesso non avesse provveduto a una nomina nella sanità campana.

Si legge nel capo di imputazione che ha accompagnato i decreti di perquisizione: "Con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso in tempi diversi, Anna Scognamiglio, magistrato presso il Tribunale Civile di Napoli e giudice relatore nella fase di merito del ricorso intentato dallo stesso De Luca contro la sospensione della carica di presidente della Regione, abusando della sua qualità e dei poteri decisionali in concorso con gli altri indagati, cioè il marito Guglielmo Manna e con gli intermediari Poziello e Brancaccio, minacciando De Luca per il tramite di Vetrano e Mastursi di una decisione a lui sfavorevole da parte del Tribunale con conseguente perdita della carica ricoperta, inducevano il medesimo a promettere a Manna la nomina a una importante carica dirigenziale nella sanità campana, condotta reiterata in occasione dell'udienza tenutasi presso il tribunale di Napoli l'11 settembre scorso avente a oggetto la legittimità del decreto della presidenza del Consiglio dei ministri che aveva sospeso De Luca dalla carica di presidente della Regione".

SCOGNAMIGLIO - In una dichiarazione diffusa dal suo avvocato, il giudice Anna Scognamiglio fa sapere: "Non conosco assolutamente né De Luca, né Mastursi, né Vetrano con i quali non ho mai avuto contatti di alcun genere, né, quindi, ho loro mai chiesto, né potuto chiedere, alcun favore né per me né per mio marito".

"Se altri hanno assunto una iniziativa del genere, se ne assumeranno le loro responsabilità - spiega - per aver sfruttato, a mia totale insaputa, il mio nome e la conoscenza del fatto che ero stata designata quale relatrice del processo De Luca".

"L’unico elemento indiziante a mio carico, è costituito dal fatto che beneficiario della richiesta illecita rivolta al De Luca sarebbe mio marito il che potrebbe comportare, sul piano astratto, il legittimo sospetto di un mio coinvolgimento nei fatti. Nel mio caso però - prosegue - un siffatto sospetto non ha motivo di essere poiché, da tempo, i rapporti con mio marito si sono fortemente incrinati tanto da indurmi, già tre anni orsono, a presentare in Tribunale un ricorso di separazione".

"La convivenza - sottolinea Scognamiglio - era solo formale e dovuta alla necessità di salvaguardare l’equilibrio psichico dei nostri due ragazzi; insomma vivevamo da 'separati in casa' e ognuno di noi aveva ed ha la sua vita, anche sentimentale, del tutto autonoma. Mai e poi mai avrei compromesso i miei principi morali e la mia professionalità allo scopo di procurargli illeciti vantaggi di carriera. Aggiungo, che dopo la perquisizione da me subita e dopo aver preso cognizione del capo di imputazione, ho posto fine alla convivenza, sia pure solo formale, con mio marito".

GLI INDAGATI - Nel registro degli indagati sono iscritti anche l'avvocato Guglielmo Manna, marito del giudice Scognamiglio, Giorgio Poziello e Gianfranco Brancaccio, entrambi intermediari, e Giuseppe Vetrano, ex coordinatore delle liste che hanno sostenuto De Luca nella campagna elettorale. L'inchiesta, condotta dai pm Corrado Fasanelli e Giorgio Orano, è stata affidata alla magistratura di Roma in seguito alla trasmissione di atti da parte dell'ufficio del pubblico ministero di Napoli. Nessuna delle persone sottoposte a perquisizione ha impugnato davanti al Tribunale del Riesame i decreti di sequestro.

DE LUCA - "Non sono a conoscenza di nulla, di nulla", ha detto il presidente della Campania. "Leggo di questo Manna e devo dire sinceramente che non so chi sia, cosa faccia, non so dove viva".

"Considero il controllo di legalità nel nostro Paese un bene per le persone oneste, lo considero una funzione essenziale in un paese democratico. Per persone perbene è un vantaggio, non un fastidio. Quindi - ha sottolineato - sostengo pienamente l'azione della magistratura e la invito ad andare avanti con estremo rigore, possibilmente in tempi rapidi".

"Io sono parte lesa in questa vicenda - ha detto il presidente della Regione in conferenza - combatteremo in maniera ferma nei confronti di chiunque oserà gettare ombre sulla correttezza e sulla trasparenza dei nostri comportamenti".

"Sia chiaro a tutte le forze politiche e a chi tenta in queste ore infami speculazioni politiche che, da Napoli, lanciamo all'Italia intera la sfida della trasparenza, della correttezza e del rigore spartano nelle nostre istituzioni" ha aggiunto De Luca, secondo il quale "quello che in Italia è andato crescendo sono gli effetti collaterali che riguardano tutto quanto fa seguito a un'iniziativa giudiziaria, e cioè la ormai consolidata abitudine al massacro mediatico delle persone e istituzioni".

"Questo sta diventando un segno di barbarie nel nostro Paese e di oltraggio permanente allo stato di diritto e alla Costituzione italiana", ha aggiunto.

Già su Facebook De Luca aveva scritto ieri sera di voler "chiarire ogni aspetto in relazione all'annunciata indagine nei miei confronti", dichiarando "senza alcun margine di equivoco la mia totale estraneità a qualunque condotta meno che corretta".

"E' mia intenzione - si legge nel post - fare in modo che si accendano su questa vicenda i riflettori nazionali, trovandomi nella posizione di chi non sa di cosa si stia parlando. Ho già dato incarico al mio avvocato per chiedere di essere sentito dalla competente autorità giudiziaria".

In relazione all'annunciata indagine nei miei confronti, nel dichiarare senza alcun margine di equivoco la mia totale...

Posted by Vincenzo De Luca on Martedì 10 novembre 2015
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