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Caso Avastin-Lucentis, Roche: "Nostro operato corretto, ricorreremo al Tar"

09 marzo 2014 | 12.00
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Caso Avastin-Lucentis, Roche:

Roche "ribadisce la correttezza del proprio operato e della propria posizione e conferma la fiducia nel fatto che le sue ragioni saranno pienamente affermate". E annuncia che "ricorrerà al Tar del Lazio nei confronti del provvedimento dell'Agcm , a tutela della propria immagine e dei propri diritti. E' quanto si legge in una nota della multinazionale Roche in merito "alle notizie circa l'avvio di un'indagine da parte delle procure di Roma e Torino", sulla quale l'azienda "dichiara di non aver alcuna informazione" e pertanto di ritenere "inopportuno fornire commenti al riguardo".

Roche inoltre "ribadisce che Avastin (bevacizumab) e Lucentis (ranibizumab) sono farmaci diversi - per composizione, struttura e modalità di somministrazione - studiati e sviluppati per scopi terapeutici differenti: Avastin (bevacizumab) è un farmaco oncologico, mentre Lucentis (ranibizumab) è un farmaco ad uso oftalmico". E sottolinea "che l'utilizzo oftalmico di Avastin (bevacizumab) non è mai stato autorizzato da alcuna agenzia regolatoria, e pertanto non esiste alcun rapporto concorrenziale tra Avastin (bevacizumab) e Lucentis (ranibizumab), e neppure tra Roche e Novartis in ambito oftalmico".

Roche - prosegue la nota - "rifiuta pertanto ogni addebito e precisa che i contatti con Novartis menzionati dall'Antitrust non avevano alcuna natura anti-competitiva ma esprimevano la preoccupazione nel constatare che un farmaco studiato, sviluppato, registrato e utilizzato in tutto il mondo per le sue indicazioni in oncologia, potesse venire manipolato, potenzialmente contaminato e comunque impropriamente utilizzato in indicazioni prive di qualsiasi approvazione da parte delle Autorità sanitarie mondiali, con rischio per la sicurezza e la salute stessa dei pazienti".

"Roche - si legge ancora nella nota - non sostiene né promuove l'uso di Avastin (bavacizumab) - o di qualsiasi altro farmaco - per un'indicazione diversa da quella per la quale è stato approvato (definito ''off-label''). Come ogni azienda farmaceutica, Roche è tenuta per legge all'immediata segnalazione degli eventi avversi relativi all'impiego dei suoi farmaci, siano essi utilizzati secondo indicazione o fuori indicazione (''off -label'')". "Pertanto, e lungi dall'essere frutto di una presunta strategia, le modifiche al foglietto illustrativo (Rcp) di Avastin (bevacizumab) sono state approvate autonomamente dalle Autorità Regolatorie competenti a seguito delle segnalazioni da parte di Roche in merito agli eventi avversi per l'uso intravitreale di Avastin (bevacizumab), nel rispetto dei suoi obblighi di Farmacovigilanza. Roche è riconosciuta universalmente per il rigore scientifico, l'integrità etica e l'impegno in ricerca e sviluppo al servizio dei pazienti. Valori cui l'azienda continuerà a ispirarsi per garantire ai pazienti l'accesso alle terapie più innovative", conclude l'azienda.

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