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Chiesa: parroco San Salvario, da Nosiglia a giovani messaggio che non sono soli

03 marzo 2014 | 20.52
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''Credo che il messaggio piu' forte venuto sabato sera dalla visita del vescovo di Torino sia quello che la chiesa di prossimita', la parrocchia, non lascia mai i giovani soli, anzi, e' sempre disponibile al confronto e al dialogo senza chiedere nulla in cambio e senza vendere alcun prodotto''. A parlare e' don Mauro Mergola parroco dei Santi Pietro e Paolo di largo Saluzzo a Torino, nel cuore di San Salvario, quartire multietnico del capoluogo piemontese, diventato tra i luoghi preferiti della movida torinese, che sabato sera ha accompagnato l'arcivescovo di Torino, monignor Cesare Nosiglia, in un tour tra i diversi locali della zona, dove ha incontrato giovani ma anche residenti che da tempo lamenta l'eccessivo disturbo creato dai frequentatori dei locali.

''Mi ha meravigliato vedere come il vescovo si sia capapultato nei locali prendendo un po' tutti alla sprovvista - ha sottolineato don Mergola che da un anno ha dato vita alla 'movida della spiritualita'' con chiesa aperta tutti i sabati sera dalle 22 alle 2 - cosi' come e' stato sorprendente vedere la reazione dei giovani. Monsignor Nosiglia non si e' sottratto con alcuno, si e' interessato ai giovani che lo hanno avvicinato cosi' come ha ascoltato le lamentele dei residenti. Certo la situazione e' di complessa soluzione anche perche' nonostante gli sforzi e' difficile convincere gli uni a mettersi nei panni degli altri''.

Ricordando che il prossimo 17 marzo in Curia sara' convocato un tavolo di confronto tra i rappresentanti di enti e associazioni alla presenza dell'Arcivescovo, il parrocco della chiesa di San Salvario ha auspicato che nonostante la situazione sia difficile, sia comunque possibile arrivare a considerare i giovani che frequentano i locali ''non solo distrubatori''. ''Quei giovani a volte fanno richieste esplicite di ascolto, il piu' delle volte manifestano il loro bisogno di comunicare in modo implicito, magari bevendo o fumando - ha concluso don Mergola - ecco perche' e' importante che tutti si interroghino, riflettano e, istituzioni, famiglie, adulti, si assumano la responsabilita' di andare loro incontro offrendo innanzittutto comprensione''.

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