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Coronavirus, due magistrati positivi a Milano

03 marzo 2020 | 12.18
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Sono ricoverati all'ospedale Sacco. Tribunale di Milano non si ferma, solo 'limitate' cause penali

Coronavirus, due magistrati positivi a Milano

Una coppia di magistrati di Milano, uno della sesta civile e uno della sezione Misure di prevenzione sono risultati positivi al coronavirus. I due magistrati sono ricoverati da ieri sera all'ospedale Sacco. Da quanto si apprende "nessuno desta particolari preoccupazioni, uno dei due ha solo un po' di febbre", fanno sapere dal tribunale.

Si è proceduto alla sanificazione delle stanze e delle cancellerie occupate dai due giudici risultati positivi. L'attività del tribunale di Milano non si ferma: i processi penali continueranno ad essere celebrati a discrezione dei giudici che, in tempi di coronavirus, potranno decidere il rinvio delle udienze. E' quanto deciso dai vertici degli uffici giudiziari del Palazzo di Giustizia. Nella delibera firmata dai capi dei diversi uffici si è deciso di "monitorare la situazione in via continuativa attraverso lo scambio di informazioni reciproche dandone comunicazione agli Ordini degli avvocati, alle autorità sanitarie nonché al prefetto".

E di adottare, sulla base degli esiti del monitoraggio in corso e avuto riguardo alle peculiari di ogni ufficio, "provvedimenti che garantiscano la continuità delle essenziali attività giurisdizionali, anche con limitazioni dei servizi, tra cui il rinvio di udienze civili e penali" tenuto conto delle ipotesi descritte nel recente decreto legge 9/2020, "ivi compresa la valutazione del grave pregiudizio derivante da ritardata trattazione rimessa ai singoli giudici e presidenti dei collegi". In sintesi saranno i singoli giudici a decidere se è il caso di rinviare un processo penale.

A PALERMO PM IN 'AUTOQUARANTENA' A CASA - Alcuni magistrati della Procura di Palermo, tra aggiunti e pm, sono in 'autoquarantena' volontaria perché tornati da zone a rischio, sia in Italia che all'estero. I pm lavoreranno per i prossimi 15 giorni dalle proprie abitazioni per evitare eventuali rischi di contagio. Sarebbe stato il Procuratore Francesco Lo Voi, come scrive il sito di Repubblica Palermo, a consigliare ai pm di restare per un periodo a casa. Ma nessuno dei magistrati in quarantena volontaria ha sintomi influenzali.

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