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Covid, il pediatra: "In Italia sarà crollo nascite post-lockdown"

"L'instabilità sociale, la tensione lavorativa la mancanza di prospettive certe per il futuro sono, solitamente, situazioni che ostacolano l'inizio di una gravidanza"

(Fotogramma)
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08 settembre 2020 | 14.16
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Baby boom dopo il lockdown per Covid-19? "In Italia non accadrà: le gravidanze nel nostro Paese sono, nella stragrande maggioranza dei casi, programmate e seguano l'andamento dell'economia reale, a dimostrazione che i concepimenti sono per lo più consapevoli. Ritengo pertanto che non ci saranno effetti diretti legati al lockdown. L'unico particolare discordante potrebbe essere quello legato all'equinozio di primavera avvenuto nella notte fra il 19 e il 20 marzo (alle ore 3.50 del 20 marzo)". Lo afferma all'Adnkronos Salute il pediatra Italo Farnetani, docente alla Libera Università Ludes di Malta, che da anni studia l'andamento delle nascite nel Belpaese.

"Anche se le coppie possono avere avuto una maggior frequenza di rapporti, complice lo stop del Paese, non si capisce perché avrebbero dovuto allentare le normali misure contraccettive", osserva il medico. "C'è però il caso dell'equinozio: in questa situazione è noto che si realizzano le migliori condizioni per lui e per lei per concepire - ricorda Farnetani - in quanto l'intensità le ore di luce e di buio sono identiche, e questo stimola lei, mentre le temperature notturne in genere miti non danneggiano gli spermatozoi. Una situazione ideale per la coppia. Quest'anno poi c'erano due fattori in gioco: uno favorente, uno negativo. La maggior disponibilità di tempo - precisa - può aver aumentato la frequenza dei rapporti e perciò ci sarebbe una più alta possibilità di concepimento, in presenza di un desiderio di gravidanza".

"Ma le temperature minime della notte in quasi nessuna parte d'Italia erano nella situazione ottimale di 12 gradi di minima notturna - puntualizza Farnetani - anzi erano inferiori. Pertanto ritengo che, nell'andamento generale, non ci sia stato un effettivo vantaggio in termini di concepimenti".

"L'instabilità sociale, la tensione lavorativa la mancanza di prospettive certe per il futuro sono, solitamente, situazioni che ostacolano l'inizio di una gravidanza per cui - prevede il pediatra - in Italia si assisterà a un calo delle nascite anziché a un aumento post-lockdown. Considerato il numero di settimane necessarie, potremo avere dati reali non prima del mese di dicembre prossimo. Ma ritengo che si avrà un crollo delle nascite che continuerà anche per i primi mesi del 2021", conclude l'esperto.

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