La chef stellata, tra gli Ambassador dell'Esposizione Universale, racconta all'Adnkronos (Video) di essere "onorata" di rappresentare il made in Italy al grande evento di Milano: "Mi auguro che la manifestazione possa far riflettere sull'importanza che il settore ha nel rilancio dell'economia"
"Onoratissima ed emozionata". Si sente così Cristina Bowerman, chef stellata, per essere stata nominata, "unica donna su nove colleghi stellati finora", Ambassador di Expo Milano 2015. Curiosa, rivoluzionaria, sempre pronta a regalare un sorriso quando si parla della sua Puglia, Bowerman porta all'Esposizione Universale come suo ingrediente rappresentativo il miele (VIDEO).
"La mia scelta - rivela all'Adnkronos - deriva da un piccolo studio che ho fatto negli ultimi mesi sulla scomparsa delle api. Come sentinelle della biodiversità, hanno un ruolo fondamentale: l'80% dell'impollinazione dipende da loro, garantiscono l'intero ciclo vitale. Di tutto questo ho parlato a Identità Golose. Da lì, la mia scelta di portare ad Expo il miele come mio ingrediente simbolo".
La chef stellata più famosa di Roma (Glass Hostaria e Romeo Chef&Baker) sottolinea che Expo ("l'evento più importante degli ultimi anni") sarà un'occasione per scoprire, "a cifre rispettabilissime", l'alta cucina, grazie alla presenza di una "rappresentanza forte" del mondo culinario. Provare per credere. Quel che è certo è che un piatto della tradizione della Puglia, sua terra natìa, sarà presente nel menu degustativo.
"Sono nata e cresciuta in Puglia - dice Cristina Bowerman con orgoglio - anche se poi sono volata all'estero vivendo altre esperienze. Ma la cucina e i sapori della mia terra mi hanno sempre accompagnata", dall'America al ritorno in Italia. "Nel mio menu non manca mai un piatto della mia terra", afferma la chef che confessa di amare tantissimo il pesce. "E' tra miei piatti preferiti e lo mangio alla pugliese", racconta sorridendo.
Dopo la laurea in giurisprudenza, Cristina, nata a Cerignola, in provincia di Foggia, si trasferisce in America. Lavora in uno studio grafico nel sud della California ma ben presto matura la sua passione per la cucina: si trasferisce nel 1998 ad Austin e qui consegue la laurea in Culinary Arts. Torna in Italia nel 2005 con la ferma decisione di mettere a frutto le sue tante esperienze, le sue conoscenze coniugate alla passione per la cucina. Ci riesce, con originalità e spirito combattivo, nella cucina di Glass Hostaria, nel cuore di Trastevere. Nel 2010 il riconoscimento più ambito: la stella Michelin.
Non si ferma: continua a studiare a sperimentare e si misura anche con il tipico 'cibo da strada' ma elevato a gourmet, guidando (insieme al suo compagno di vita, Fabio Spada) un bistrot: 'Romeo Chef&Baker'. Una costola del locale di Roma Prati è l'ApeRomeo, che porta in strada o a domicilio le specialità di Cristina. Come il panino di pastrami, vincitore nel 2013 del premio 'Panino dell'Anno'.
A countdown già scattato per Expo, Bowerman ha una speranza: "Mi auguro che l'Esposizione accenda i riflettori sul mondo della ristorazione 'made in Italy', dal cibo all'imprenditoria. Che possa far riflettere sull'importanza che il settore ha nel rilancio dell'economia. Della svolta che può rappresentare per il nostro paese".
E a proposito di street food, la chef sottolinea come la cultura sia "ormai cambiata" e abbia abbattuto ogni stratificazione. "Oggigiorno è cresciuta la volontà di essere immediati, concettualmente e idealmente e il cibo da strada rappresenta proprio questo. L'immediatezza. Oltre a trascinarsi dietro la memoria di storie e tradizioni di un popolo. O semplicemente un ricordo della propria infanzia", afferma Bowerman, in chiave proustiana.
