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Ambiente: da Paestum a Villa Adriana, le 'rivolte' nei siti protetti

Il luogo dove doveva sorgere la discarica di Corcolle, a pochi passi da Villa Adriana (Fotogramma)
Il luogo dove doveva sorgere la discarica di Corcolle, a pochi passi da Villa Adriana (Fotogramma)
03 febbraio 2016 | 16.18
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Una centrale a biomasse non lontano dal sito archeologico di Paestum, patrimonio dell'Unesco, ed è subito rivolta. Contro la delibera del Consiglio dei Ministri dello scorso 8 gennaio, con il quale si dà il via libera alla realizzazione dell'impianto, il Comune di Capaccio presenterà ricorso al Tar Lazio. Ma non è la prima volta che interventi ritenuti invasivi in siti di pregio scatenano l'ira di cittadini e ambientalisti.

Tra i casi più eclatanti, la rivolta contro la discarica di Corcolle, a pochi metri da Villa Adriana a Tivoli, che nel 2012 vide scendere in campo artisti e intellettuali in difesa dell'area archeologica che ospita la residenza reale voluta dall'imperatore Adriano: da Franca Valeri a Carlo Ripa di Meana, da Sabina Guzzanti a Urbano Barberini, la mobilitazione contro la discarica fu massiccia e trasversale.

La vicenda si concluse poi con la bocciatura da parte del governo, all'epoca guidato da Mario Monti, della controversa scelta portata avanti dall'allora commissario straordinario ai Rifiuti della Capitale il prefetto Giuseppe Pecoraro, che successivamente rassegnò le sue dimissioni.

Il suo posto fu preso dal commissario Goffredo Sottile. Ma anche la sua scelta scatenò polemiche e rivolte: l'ipotesi era quella di una discarica, quella che avrebbe dovuto sostituire Malagrotta, in via Ardeatina, a poca distanza dall’abitato di Falcognana e dal Santuario del Divino Amore, tra i luoghi più amati dai romani e non solo. Sull'area i cittadini non hanno mai smesso di vigilare sull’area e proprio negli ultimi giorni hanno lanciato un ulteriore allarme, segnalando l'arrivo nel sito di nuovi rifiuti che, stando alle denunce del comitato, sarebbero di natura pericolosa.

In Calabria va avanti la battaglia di sindaci e cittadini contro la discarica di Celico, nel territorio del Parco nazionale della Sila. Da tempo il Comitato Ambientale Presilano, a colpi di cortei e fiaccolate, chiede il ritiro dell’Aia e si batte per difendere un territorio naturale che si ritiene "violentato" dalla presenza di una discarica che si teme possa avere conseguenze sulla salute pubblica. Anche il territorio del Parco dei Campi Flegrei, area tra Pozzuoli e Quarto, nel napoletano, importante sia dal punto di vista archeologico che naturalistico, è stato protagonista di una battaglia a partire dal 2012 contro la realizzazione di una discarica nella cava del Castagnaro, un 'polmone verde' nel territorio di Pozzuoli.

Ma a fare polemica non sono solo i rifiuti. Ha avuto un forte impatto mediatico ad esempio la rivolta 'anti-trivelle' delle Isole Tremiti, vero e proprio paradiso naturale messo a rischio, secondo cittadini, ambientalisti e istituzioni locali, dalle trivellazioni in Adriatico.

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