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Don Roberto Malgesini, i funerali nella sua Regoledo

Nel piccolo paese in provincia di Sondrio, la cerimonia presieduta dal vescovo di Como mons. Oscar Cantoni

(Fotogramma)
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18 settembre 2020 | 17.35
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di Enzo Bonaiuto - "Anche se la sua fine è ritenuta una sciagura, lui ora vive nella pace, quale martire della misericordia", testimoniando "la vittoria della vita sulla morte, della luce sulle tenebre, del bene sul male, dell'amore su ogni iniquità". E' il passo centrale dell'omelia pronunciata da monsignor Oscar Cantoni vescovo di Como, nella messa funebre per don Roberto Malgesini, celebrata nella chiesa parrocchiale di Sant'Ambrogio a Regoledo di Cosio in provincia di Sondrio, il suo piccolo paese natale.

"Siamo qui per ricordare don Roberto, esempio di fratello e di sacerdote, che ci aiuta a ricordare che salverà in eterno la sua vita chi la perde per Cristo", esordisce monsignor Cantoni tratteggiando la figura di cristiano e di prete di don Roberto Malgesini, ucciso in strada da un migrante con problemi psichici, cui lui stesso dava assistenza; omicidio avvenuto nel centro di Como. "E' costoso accettare di vivere pienamente nel dono di noi stessi, amando fino alla fine", osserva il vescovo.

Ma, aggiunge monsignor Oscar Cantoni, "la vita è feconda solo nella misura in cui viene donata, oltre l'egoismo che ci rinchiude e non fa vedere le difficoltà dei nostri fratelli e ci rende insensibili alle loro sofferenze. Don Roberto aveva imparato l'arte del dono di sé, puro pane spezzato che sazia la fame altrui. Sperimentiamo una fame d'amore che ci richiama all'accoglienza e che esige di prenderci cura di ogni persona come se fosse l'unica".

Citando un proverbio africano - "Per fare un uomo, serve un villaggio" - il vescovo di Como lo completa affermando che "per fare un cristiano c'è bisogno della famiglia e della comunità cristiana, capace di gesti di solidarietà e di amicizia vera". Don Roberto Malgesini ha saputo agire in tal senso, "con il consenso e in comunione con il vescovo"; ora, esorta monsignor Cantoni, "ciascuno faccia la sua parte".

"In Paradiso, ti accompagnino gli angeli e al tuo arrivo ti accolgano i martiri", il canto, al termine della cerimonia.

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