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Fecondazione, scambio embrioni al Pertini c'è stato. Asl: "Individuati i veri genitori"

17 aprile 2014 | 17.33
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Fecondazione, scambio embrioni al Pertini c'è stato. Asl:

Roma, 17 apr. (Adnkronos Salute) - Lo scambio di embrioni c'è stato. E a essere coinvolte sono due coppie di aspiranti genitori, fra quelle che si erano rivolte al Centro per la procreazione assistita dell'ospedale Pertini di Roma. Ne dà notizia la direzione dell'Azienda Asl Roma B.

"I risultati delle analisi predisposte dalla Commissione interistituzionale istituita ed eseguite da Giuseppe Novelli, rettore dell'Università degli Studi di Roma Tor Vergata e dalla sua équipe, in collaborazione con Paola Grammatico della Sapienza/San Camillo, confermano l'incompatibilità genetica riscontrata presso il Centro Sant'Anna della Asl Rm/A, ed hanno dimostrato la compatibilità genetica con una delle coppie coinvolte nella seduta".

I gemelli protagonisti dello scambio di embrioni non sono figli biologici della coppia che non era riuscita a ottenere una gravidanza con la fecondazione assistita, e aveva presentato una denuncia alla procura dopo che era scoppiato il caso all'ospedale Pertini di Roma. A quanto apprende l'Adnkronos Salute, la coppia in questione ha eseguito il prelievo (pick up) il 2 di dicembre e l'impianto (transfer) il 4. La coppia che ora è in attesa dei due gemelli, invece, ha eseguito il 4 il prelievo e il 6 l'impianto. Questo esclude quindi uno scambio tra le due coppie.

"Alle due coppie coinvolte - sottolinea il direttore generale della Asl Rm/B, Vitaliano De Salazar - va tutta la nostra sincera solidarietà, garantendo loro tutta l'eventuale assistenza professionale. I risultati delle analisi effettuate, unitamente ai riscontri procedurali delle operazioni svolte durante la seduta di trasferimento degli embrioni, escludono il coinvolgimento delle altre coppie - aggiunge - che sono state prontamente informate".

"Per la privacy non posso dare altre informazioni ha aggiunto De Salazar - I risultati dei test sono stati comunicati, abbiamo rinforzato le procedure di controllo nel centro, mentre per motivi prudenziali l'arruolamento resta bloccato. A questo punto attendiamo l'esito delle indagini del ministero".

Si tratta di una vicenda con molti punti ancora da chiarire, di particolare delicatezza perché è coinvolta la privacy di due coppie di aspiranti genitori. Dalle informazioni ufficiali non trapela, inoltre, se lo scambio di embrioni sia avvenuto con una coppia che a sua volta sta portando avanti una gravidanza, o meno. "Si tratta di un caso unico".

"Gli ultimi riscontri confermano l'ipotesi sollevata fin dall'inizio dall'ispezione ministeriale: si tratta di uno scambio tra due sole coppie, per un errore umano provocato dalla quasi omonimia dei cognomi di due pazienti, e dalla insufficiente qualità delle procedure di sicurezza e tracciabilità", afferma il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. "Che si tratti di uno scambio limitato alle due coppie e' stato confermato dagli esami del Dna. Gli ispettori del ministero e del Centro nazionale trapianti, inviati dal ministro della Salute e coordinati dal direttore del Cnt - aggiunge il ministro - hanno indicato come aggiornare procedure e standard di sicurezza". "Il loro compito è per il momento terminato. Riprenderà tra circa 20 giorni - aggiunge Lorenzin - quando si tratterà di verificare se tutto è stato ricondotto a norma per poter dare il permesso al ripristino dell'attività. Nel frattempo il ministero si aspetta che la Regione acceleri il percorso di accreditamento e certificazione dei centri regionali".

La direzione dell'Azienda Asl Roma B fa inoltre sapere che, per quanto riguarda gli aspetti organizzativi, "e di concerto con la Commissione interistituzionale" nominata per far luce sulla vicenda, "ha provveduto alla nomina di un nuovo responsabile della struttura della Procreazione medicalmente assistita, rafforzato le procedure e confermato il fermo degli arruolamenti - spiega il dg Vitaliano De Salazar - riservandosi l'adozione di tutti gli ulteriori provvedimenti ritenuti necessari anche alla luce dell'indagine ministeriale". Si tratta di Emilio Pittarelli", già nell'équipe di Ostetricia e ginecologia della Asl Rm/B.

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