"L'indagato ha ammesso le sue responsabilità pienamente con un comportamento molto lucido e coerente. Durante l'interrogatorio ha fatto presente che è stato responsabile anche di altri fatti, con lesioni e violenze sessuali su donne, senza vittime per fortuna". Lo ha detto il pubblico ministero Paolo Canessa a proposito del lungo interrogatorio durato quasi nove ore di Riccardo viti, l'idraulico fiorentino di 55 anni fermato per l'omicidio, il sequestro di persona e la violenza sessuale nei confronti di Andrea Cristini Zamfir, la giovane prostituta romena trovata morta lunedì scorso alle ore 10 sotto un cavalcavia alle porte di Firenze, nella zona del cimitero di Ugnano.
Alla richiesta di indicare quanti altri stupri abbia compiuto Viti nei confronti di prostitute, Canessa ha riferito: "L'interessato ha detto di non aver una memoria precisa. Ha parlato di tre, quattro casi o forse anche di più. Ma non ricorda con precisione il numero esatto". Le indagini quindi continueranno anche per accertare con precisione eventuali altri casi da addebitare a Viti. Per quanto riguarda la morte di Zamfir, il fermato "ha confermato interamente la sua responsabilità".
