Caso Garlasco, ricomincia l'incidente probatorio: otto impronte sulla spazzatura

Il nuovo round di ricerche sui resti di spazzatura repertati 18 anni fa nella villetta teatro dell'omicidio di Chiara Poggi

Garlasco, sopralluogo di ris e carabinieri nella villetta dei Poggi - Fotogramma /Ipa
Garlasco, sopralluogo di ris e carabinieri nella villetta dei Poggi - Fotogramma /Ipa
10 settembre 2025 | 13.04
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È cominciato oggi, mercoledì 10 settembre, negli uffici del gabinetto regionale di polizia scientifica all’interno della Questura di Milano un nuovo ‘round’ dell’incidente probatorio, disposto dalla gip del tribunale di Pavia, Daniela Garlaschelli, nell’ambito della nuova inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi che vede indagato Andrea Sempio.

Otto le impronte parziali che sono state rilevate oggi sui resti della spazzatura repertati 18 anni fa nella villetta della famiglia Poggi a Garlasco. Sei tracce dattiloscopiche - è stato riferito da consulenti e avvocati al termine dei lavori dell’incidente probatorio alla questura di Milano - sono state repertate sul sacchetto dei cereali consumati da Chiara Poggi la mattina del 13 agosto 2007. Altre due sul sacchetto della spazzatura. Nessuna impronta è stata rilevata invece sul sacchetto dei biscotti e sulla confezione di Estathè.

Le otto tracce parziali di impronte rilevate sul sacchetto dei cereali e su quello della spazzatura di casa Poggi hanno i “requisiti minimi” per un eventuale confronto. Sono “rilievi dattiloscopici potenzialmente utili per i confronti. E saranno confrontati naturalmente con” le impronte di “Chiara Poggi, Alberto Stasi e dell’indagato”, ha chiarito all’uscita della questura di Milano l’ex generale del Ris Luciano Garofano, oggi consulente della difesa di Andrea Sempio.

“Vanno confrontati, ma in funzione degli esiti del Dna (dai resti della spazzatura e della colazione sono emerse solo tracce della vittima e del fidanzato condannato in via definitiva per l’omicidio, ndr) sembra più probabile che possano essere di Chiara Poggi e di Alberto Stasi, ma è tutto da stabilire”, ha aggiunto il consulente dell’attuale indagato. A chi gli chiedeva i termini per conoscere l’esito del confronto tra le tracce rilevate oggi e le impronte note, l’ex generale del Ris ha risposto: “Credo sicuramente entro la fine di settembre, perché la comparazione, non essendo molte le impronte, non è lunga”.

“A 18 anni di distanza, con grande sorpresa di tutti, sono stati rinvenuti dei rilievi dattiloscopici, quindi delle tracce parziali di impronte, sei sul sacchetto di cereali e due sul sacchetto della spazzatura. Nessuna impronta sull’Estathè e nessuna sulla carta dei biscotti”, ha poi detto l’avvocato Giada Bocellari, legale di Alberto Stasi, lasciando la Questura di Milano.

Malgrado la sorpresa, Bocellari invita alla prudenza: “Queste tracce parziali saranno inviate in valutazione. Non è detto che siano confrontabili e non è detto che siano utili giuridicamente. Hanno dei requisiti minimi per passarle a una fase di valutazione successiva. Vedremo poi i prossimi step”, ha chiarito, ricordando che “questa ulteriore analisi sui rilievi dattiloscopici l’aveva chiesto proprio la difesa di Stasi. Dopo le analisi genetiche noi avevamo insistito affinché si facesse anche questo, perché così abbiamo più dati possibili per ricostruire tutto”. Quanto al calendario degli esami dell’incidente probatorio, il legale di Stasi ha fatto sapere che “non abbiamo delle date, le operazioni peritali proseguono senza soluzione di continuità”. Oggi i periti nominati dalla gip Garlaschelli, la genetista Denise Albani e il dattiloscopista Domenico Marchigiani “ci hanno anticipato che avrebbero chiesto una proroga dei termini per l’incidente probatorio”. Quanto alla scadenza dei termini per le indagini preliminari della procura di Pavia “è ancora lontana”, ha chiarito l’avvocato Bocellari.

"Non abbiamo paura di niente perché Andrea Sempio non c’entra niente, è innocente", ha quindi ribadito l'avvocato Angela Taccia, legale del 37enne oggi indagato, lasciando la Questura di Milano.

Nell'ambito dell'incidente probatorio oggi sono stati rilevati otto "frammenti di impronta" sul sacchetto dei cereali mangiati la mattina dell'omicidio dalla vittima e sul sacchetto della spazzatura repertato nella villetta della famiglia Poggi. "Non si sa se siano attribuibili o meno, saranno mandati in valutazione e dopo si potrà capire se siano o meno utili sia dattiloscopicamente sia giuridicamente", ha chiarito Taccia.

A chi le chiedeva se Andrea Sempio abbia toccato quei reperti, il legale ha risposto: "Ha sempre detto ‘può essere’", perché "ha frequentato - come ha sempre detto ed è confermato anche dai Poggi - tutte le stanze della casa, tranne la camera da letto dei genitori di Chiara". Quindi "dopo diciotto anni non possiamo dire con certezza cosa abbia toccato. Poi bisognerà anche valutare come, se è per esempio un contatto mediato".

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