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Bagnoli: Delrio annulla incontro con De Magistris, non ci sono condizioni

03 dicembre 2014 | 20.16
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Lettera al premier, no ai commissariamenti, io tolgo la firma dall'accordo. E Delrio annulla l'incontro con il primo cittadino, non ci sono le condizioni e non è il momento delle strumentalizzazioni politiche

(foto Infophoto)
(foto Infophoto)

(Zca/AdnKronos)

Ha i contorni di un vero e proprio braccio di ferro quello ingaggiato su Bagnoli dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, con il premier Matteo Renzi, reo, secondo il primo cittadino partenopeo, di avere nominato un "commissario fuorilegge", "espropriando" le istituzioni cittadine del rilancio dell'area dell'ex Italsider. de Magistris ha manifestato la sua protesta in una lunga lettera al Premier in cui ha annunciato il ritiro della firma dal patto firmato il 14 agosto scorso. Ed il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, ha annullato l'incontro con il sindaco. "Con molto rammarico, davanti ad una disdetta unilaterale di un accordo tra istituzioni, come il protocollo su Bagnoli, siamo stati costretti a annullare l’incontro di questa sera con il sindaco di Napoli Luigi De Magistris" ha reso noto Delrio. "Non è il momento -ha spiegato- delle strumentalizzazioni politiche e dei risentimenti personali, ma di mettere davanti ad ogni cosa il bene di Napoli. Quando il sindaco vorrà e creerà le condizioni per un dialogo positivo, noi siamo a disposizione. Oggi queste condizioni vengono meno per una scelta unilaterale".

L'annuncio della lettera al premier è stato dato dallo stesso de Magistris. "Questa mattina - ha fatto sapere il sindaco di Napoli- ho inviato una lunga e motivata lettera al premier con la quale tolgo la mia firma dagli impegni siglati e non mantenuti da Renzi su Bagnoli il 14 agosto, perché il presidente del Consiglio ha tradito Napoli espropriando la città dalle sue funzioni e dal suo ruolo". "Napoli -ha incalzato- rivendica la sua autonomia, il suo ruolo, la difesa della Costituzione e del suo territorio, dice no ai commissariamenti e no al tentativo di far rientrare dalla finestra chi abbiamo fatto uscire dalla porta". "Siamo pronti a rilanciare Bagnoli con i cittadini e le istituzioni, ma -ha aggiunto il sindaco- senza colpi di mano. No alle speculazioni, no all'immobilismo. E’ una battaglia politica importantissima che combatteremo con tutti i mezzi giuridici possibili e tutta la nostra passione civica, politica e democratica".

Ma la posizione del sindaco ha trovato l'opposizione del presidente di Fare Città, Gianni Lettieri, che si era candidato sindaco di Napoli nel 2011 e sconfitto al ballottaggio proprio da Luigi de Magistris. "Il ritiro, da parte di de Magistris, della firma dall'accordo siglato con Governo e Regione Campania per riqualificare Bagnoli è l'ennesimo atto di violenza istituzionale, prodotto dall'amministrazione , che contribuisce ad isolare Napoli" ha detto l'imprenditore. "Il Governo Renzi -ha sottolineato Lettieri- ha mostrato interesse e pragmatismo nell'approccio alla questione Bagnoli, analizzando approfonditamente il problema ed individuando soluzioni che in vent'anni nessuna amministrazione comunale aveva proposto". "De Magistris ha riempito, e sprecato, 5 fogli di insulti, indirizzati al presidente del Consiglio, e di bugie: ha scritto che Bagnolifutura non era più lo strumento in grado di attuare la trasformazione urbana, quando invece è stato lui a volerne la ricapitalizzazione facendo entrare nella società immobili di proprietà del Comune finiti alla mercé dei creditori, operazione assurda che denunciai in Consiglio comunale" ha commentato ancora Lettieri per il quale "l'ex pm avrebbe fatto meglio ad inviare un telegramma, chiedendo scusa per aver fatto fallire Bagnolifutura e invitando il Governo ad identificare il commissario quanto prima". "L'unico a disattendere sempre gli impegni è de Magistris, che è e resta ad oggi -ha tagliato corto- il principale nemico per lo sviluppo di Napoli".

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