Proseguono i lavori di pulizia del fondo del torrente Lierza esondato dopo il violento nubifragio (FOTO) e la conta dei danni. La procura ipotizza i reati di disastro e omicidio colposo plurimo. Zaia: "Autentica tragedia"/VIDEO . Molinetto della Croda, la piena del Terzio dello scorso 1 febbraio /VIDEO . Da Giampilieri a Genova, vittime e distruzioni per acqua e fango /SCHEDA
Lutto cittadino il giorno dei funerali, giovedì alle 15, delle quattro vittime causate dall'esondazione del torrente Lierza a Refrontolo, in provincia di Treviso. E' il sindaco di Refrontolo, Loredana Collodel, a riferirlo precisando che proseguono le operazioni di pulizia del letto del fiume e che continua la conta dei danni.
"Le condizioni meteorologiche sono buone - ha detto Collodel all'Adnkronos - questa mattina (lunedì mattina, ndr) il cielo era sgombro, adesso c'è qualche nuvola, ma le operazioni di pulizia del letto del torrente proseguono: tutti stanno lavorando senza sosta". "Ci stiamo poi muovendo per presentare la richiesta dello stato di calamità - ha aggiunto il sindaco - stiamo, insieme ai sindaci di Pieve di Soligo e di Cison di Valmarino, raccogliendo tutta la documentazione necessaria per effettuare una stima dei danni, sia per quanto riguarda le proprietà pubbliche sia per le tante piccole e medie aziende che hanno appunto subito danni".
Per quanto riguarda gli otto feriti, il primo cittadino di Refrontolo ha detto che "alcuni sono stati dimessi". Mentre migliorano le condizioni di uno dei due feriti più gravi ricoverati dalla notte di sabato scorso all'ospedale Ca' Foncello di Treviso. "Il paziente politraumatizzato prosegue il suo iter postoperatorio con condizioni cliniche stabili ed è in miglioramento - si legge nel bollettino medico diffuso dalla Direzione sanitaria dell'ospedale - I parametri vitali sono nella norma. Permane ricoverato nell'Unità di Terapia Intensiva, diretta dal dottor Carlo Sorbara. E' programmata una rivalutazione specialistica ortopedica per pianificare l'eventuale successivo percorso chirurgico".
Il governo - Il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti si è recato nella zona del trevigiano colpita dalla bomba d'acqua. "Il governo non ha mai dimenticato, neanche in questi mesi, chi è stato oggetto di calamità naturali e continueremo a farlo. Su questo l'impegno del governo e della Regione c'è", ha detto a Sky Tg24. ''Il problema del dissesto idrogeologico - ha osservato ancora il ministro in un'intervista a Radio Anch'io - è tra le priorità del Paese e di questo governo. Il nostro è un Paese morfologicamente malato, più fragile e quindi dobbiamo investire di più''.
Si indaga per disastro e omicidio colposo plurimo - Sul fronte delle indagini sull'alluvione di Refrontolo, la procura di Treviso ipotizza i reati di disastro colposo e omicidio colposo plurimo. Lo ha reso noto il pm ad 'Antenna Tre Nordest'.
