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Ispezione M5S a Fiumicino, in arrivo atti parlamentari. Palenzona: "Lavoriamo alacremente"

20 maggio 2015 | 17.37
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I parlamentari pentastellati denunciano disagi per i lavoratori e un odore di bruciato ancora intenso al Terminal 3, colpito da un incendio fra il 6 e il 7 maggio. Il presidente di Adr: "È nostro dovere ripristinare il servizio pubblico"

Ispezione M5S a Fiumicino, in arrivo atti parlamentari. Palenzona:

"Stiamo lavorando alacremente per ripristinare al meglio il servizio pubblico". Il presidente di Adr, Fabrizio Palenzona, risponde così al cronista dell'Adnkronos che gli chiede dei disagi che ancora si registrano al Terminal 3 dell'aeroporto di Fiumicino, gravemente danneggiato da un incendio nella notte tra il 6 e 7 maggio. "È nostro dovere ripristinare il servizio pubblico", ribadisce, facendo riferimento all'impegno di Adr.

Le parole di Palenzona arrivano dopo l'ispezione del M5S all’aeroporto di Fiumicino questa mattina, con i parlamentari Andrea Cioffi, Marco Scibona, Michele Dell’Orco, Paola Carinelli, Alessandro Di Battista, Roberta Lombardi e la portavoce di Fiumicino Fabiola Velli. “L’odore di bruciato è ancora oggi molto intenso – affermano in una nota i parlamentari che hanno anche visitato l’area compromessa dall’incendio – e pensare che dopo meno due giorni dall’incendio i lavoratori hanno ripreso le attività: chi se ne è assunto la responsabilità dato che non c’erano analisi ufficiali sulla salubrità dell’aria? Ancora oggi lavorano in condizioni molto difficili e non sanno cosa stanno respirando. Tanti ci hanno raccontato di aver avuto problemi di salute".

Senatori e deputati "hanno annunciato atti parlamentari per far luce sui punti oscuri della vicenda: come hanno fatto le fiamme a propagarsi così velocemente? A sentire i sindacati che abbiamo incontrato, Usb in testa, l’Asl non avrebbe ancora fornito i dati sull’ambiente di lavoro, o in ogni caso i lavoratori non ne sono a conoscenza: come è possibile? I lavoratori non sono stati informati sui rischi che hanno corso nelle prime ore e che ancora oggi corrono: di chi la colpa?".

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