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Le intercettazioni choc dei boss

Le intercettazioni choc dei boss
19 aprile 2018 | 11.09
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"Ha fatto bene" a sciogliere il piccolo Giuseppe Di Matteo nell’acido. A parlare, senza sapere di essere intercettato, è uno degli uomini ritenuti vicini a Matteo Messina Denaro, arrestato all’alba di oggi nell’operazione ‘Anno zero’. "Se la stirpe è quella... suo padre perché ha cantato?", dice l’uomo al suo interlocutore parlando del pentito Santino Di Matteo, padre del bimbo sciolto nell’acido.

"Ha rovinato mezza Palermo quello, allora perfetto", dice accanendosi contro l’ex mafioso. "Il bambino è giusto che non si tocca, però 700 giorni sono due anni ... tu perché non ritrattavi tutte cose? Se tenevi a tuo figlio, allora sei tu che non ci tenevi", dice ancora la voce intercettata.

In un'altra intercettazione captata dalle microspie della Dda di Palermo nell'ambito dell'indagine si dice: "Matteo (Messina Denaro ndr) è come Padre Pio". "Vedi, una statua gli devono fare, una statua, Padre Pio ci devono mettere allo zio Ciccio. E a quello accanto. Quelli sono i santi", si sente nella conversazione.

I due interlocutori fanno riferimento sia a Matteo Messina Denaro che al padre, Francesco Messina Denaro, morto qualche anno fa. "Io ho le mie vedute... è potuto essere stragista". E, parlando dei politici, dice: "Ma voialtri tanto mangiate. State facendo diventare l'Italia un Paese, uno Stivale pieno di merda... Le persone sono scontente? Questo voi fate? Arrestami se vuoi...".

Uno degli uomini arrestati rivela parlando con un interlocutore, senza sapere di essere intercettato che Denaro durante la sua latitanza "era in Calabria ed è tornato".

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