"Una parte dei problemi che molto spesso vengono denunciati da più parti, potrebbero trovare risposta nel rafforzamento delle misure e capacità organizzative degli uffici di Procura". E' quanto rivelato da Giovanni Legnini, vice presidente del Csm, in una intervista rilasciata a 'Il Messaggero' in cui spiega come poter affrontare le criticità del sistema della giustizia in Italia. E qualcosa sembra già muoversi: "Il Consiglio, ed in particolare la VII Commissione, ha avviato da tempo un lavoro molto impegnativo per emanare una nuova circolare sugli uffici di Procura", ha spiegato Legnini, "terremo un confronto con tutti i procuratori distrettuali per ascoltare le loro idee e i loro suggerimenti".
Sul contenuto del documento c'è massimo riserbo. "Non posso rivelare il contenuto della nuova circolare", ha affermato, "per rispetto del lavoro della Commissione, e perché vogliamo prima ascoltare le proposte dei procuratori". Tuttavia "una parte dei problemi che molto spesso vengono denunciati da più parti, potrebbero trovare risposta nel rafforzamento delle misure e capacità organizzative degli uffici di Procura".
Secondo Legnini "occorre ricercare un equilibrio nuovo e più avanzato tra i poteri del capo dell'ufficio e l'autonomia dei singoli pm, sulla base delle vigenti disposizioni dell'ordinamento giudiziario ed affermando la responsabilità di ciascuno". Il vice presidente del Csm ha quindi auspicato "una migliore definizione degli ambiti di responsabilità di ciascuno dei pm, affinché sia assicurato il rispetto delle norme che nel codice sono ben chiare".
In merito alla protesta dell'Anm, che lamenta organici ridotti e la mancanza di una norma sull'età pensionabile, Legnini sostiene che "le scoperture di organico sono molto rilevanti, circa 1200, non sostenibili per gli uffici". Per il vice presidente del Csm, è necessario "prevedere un concorso straordinario, magari con accesso diretto per i laureati più meritevoli".
