Mons. Salvi: "Tempi Commissione? Mancano ancora elementi e ci sono piste da praticare"
Monsignor Marco Salvi, vescovo di Civita Castellana, oggi ha chiesto a tutti un “passo indietro” sulle presunte apparizioni mariane a Trevignano per dare tempo e modo alla Commissione diocesana che indaga di valutare “con serenità”. A Trevignano ogni giorno 3 del mese dal 2016, dopo un viaggio a Medjugorje, la Madonna apparirebbe a Gisella Cardia, una ex imprenditrice e ogni giorno 3 del mese diverse persone si raccolgono nel terreno acquistato dalla presunta veggente dove si verificherebbero le visioni. Ora che accadrà con l’invito del vescovo? “Io non posso imporre nulla ma sta alla coscienza delle persone capire che il clima che si è creato non aiuta”, osserva all’Adnkronos mons. Marco Salvi.
”Il mio appello - spiega - è volto a fare comprendere che tutta la pressione mediatica non aiuta l’approfondimento. D’altra parte si sono aperte alcune piste da dovere in coscienza praticare per capire ancora meglio. Ho chiesto quindi un passo indietro, per essere più liberi noi, ma rivolto anche a tutti gli interessati. Questo clima non aiuta la verità delle cose”. Il vescovo ha invitato anche i sacerdoti ad astenersi dal dire la loro pubblicamente sulle presunte apparizioni: “Per quello che riguarda i preti della mia diocesi e’ un invito al quale stanno ottemperando. Il problema sono i tanti preti in giro per l’Italia”. Sui tempi degli ‘007’ della diocesi, il vescovo osserva: “I tempi nella Chiesa non sono determinati da trasmissioni televisive. In coscienza dobbiamo essere molto precisi e molte cose non dipendono nemmeno da noi ma da altri enti. Penso ad esempio alla Procura di Civitavecchia. Ci sono diverse cose che ancora non sono in nostro possesso. E occorre più serenità”.
