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Alluvione nelle Marche, 10 morti e 150 sfollati. Draghi: "Faremo il possibile"

16 settembre 2022 | 07.05
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Deliberato lo stato d'emergenza, il premier nei luoghi del disastro: "Stanziati 5 milioni, ma è solo l'inizio"

(Afp)
(Afp)

Sono 10 i morti, tutti identificati, e 3 le persone ancora disperse nell'alluvione che ha colpito le Marche. Lo rende noto la Prefettura di Ancona, che aggiorna il bilancio delle vittime. Il Centro di coordinamento soccorso continua a essere costantemente convocato presso la Sala operativa unificata permanente della Regione Marche in raccordo con il coordinamento della Protezione civile. E "sono circa 150 i soggetti sfollati che, allo stato dei dati, non possono rientrare nelle proprie abitazioni; la maggior parte di queste persone si trova nel Comune di Senigallia, ma il numero è in crescita. Al riguardo sono stati predisposti dalle forze di polizia dedicati servizi di prevenzione e controllo sugli immobili evacuati. Altre situazioni di possibile evacuazione sono attualmente all'esame", spiega ancora la prefettura, che aggiunge: "Per la giornata di sabato è prevista allerta gialla per rischio idrogeologico ed idraulico. Si raccomanda l'adozione di comportamenti esternamente prudenti".

 Le immagini hanno mostrato auto sommerse e strade come fiumi. In particolare a Cantiano l'acqua ha invaso diverse zone del Paese: molte persone si sono messe in salvo allontanandosi dalle zone più colpite.

DRAGHI - Il Cdm ha deliberato lo stato di emergenza per le Marche. “E' un disastro. Un disastro che bisogna affrontare. La sindaca mi ha detto che sono sicuri che ce la faranno, è determinata. Tutti sono con lei", ha detto il premier Mario Draghi durante la visita a Pianello di Ostra, accompagnato dal capo della Protezione civile Curcio e alla presenza della sindaca Farnese e del governatore Acquaroli. “Il governo stamattina in Consiglio dei ministri ha assicurato i primi fondi, ci vorrà molto di più. Ho già parlato con il Presidente della Regione, faremo tutto quello che è necessario” ha aggiunto il Presidente Draghi, ricordando che "oggi in Cdm sono già stati stanziati 5 milioni ma è solo l'inizio. Ho assicurato al presidente Acquaroli, ai sindaci e alle autorità che ho incontrato e ringrazio che tutto quel che è necessario per riavviare le attività produttive, ricostruire le case distrutte, riaprire le scuole, verrà fatto. In altre parole il governo non risparmierà alcuno sforzo per aiutare famiglie e imprese" delle aree colpite.

Rispondendo alla domanda di un giornalista, Draghi ha sottolineato che esiste “un problema idrogeologico” e che "il Pnrr lo affronta". Draghi ha poi assicurato che "ci saranno tutte le indagini per accertare le responsabilità". "Occorre ricostruire, riavviare le attività produttive e riaprire le scuole - dice ancora - Ora c'è la tragedia personale, c'è il lutto. Su questo le parole possono poco, la mia presenza è una presenza di affetto, di solidarietà, di vicinanza a chi ha perso i propri cari e per i feriti. Ma o ccorre fare di più per affrontare il rischio idrogeologico o sarà difficile ricostruire la fiducia delle persone. E' un rischio diffuso, ma quella che era una fragilità che ci portiamo dietro è diventata una emergenza con il cambiamento climatico. Quindi occorre affrontare il rischio idrogeologico, che significa prevenzione, investimenti, infrastrutture ma significa anche affrontare i cambiamenti climatici".

Draghi ha poi preso parte in Municipio, alla riunione operativa con il coordinamento dei soccorsi e le autorità locali. “Vi abbracciamo tutti, vi siamo vicini e contate su di noi”, ha concluso rivolgendosi ai presenti.

MATTARELLA - "La sfida del Piano di ripresa è tutt’uno con la grande sfida ambientale. Accelerare nello sviluppo significa oggi accelerare nella sostenibilità, come ci ha drammaticamente ricordato ieri, ancora una volta, quanto avvenuto nelle Marche, con vittime da piangere, con territori e centri abitati sconvolti. Gli squilibri del pianeta costituiscono sottrazioni di risorse alle generazioni future. Questo è il tempo della restituzione. I giovani sono i più sensibili al tema perché i loro occhi guardano il domani", ha affermato dal canto suo il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Grugliasco, in provincia di Torino, alla manifestazione per l'inaugurazione dell'anno scolastico.

I SINDACI - "Combattiamo da stanotte, è stata una notte difficile e stamattina la situazione è peggiorata perché altre zone si sono allagate. Il fiume è tornato alla normalità, ma ulteriori aree si sono allagate e principalmente i piani bassi", ha detto all'Adnkronos Massimo Olivetti, sindaco di Senigallia (Ancona), tra i comuni colpiti dall'alluvione.

"La situazione è drammatica, tragica e stiamo facendo la conta dei danni. Fortunatamente a Cantiano non abbiamo al momento notizie di persone coinvolte, non ci sarebbero dispersi, ma il paese è completamente disastrato e il centro storico non esiste più", ha detto all'Adnkronos, Alessandro Piccini, sindaco di Cantiano (Pesaro Urbino). "Ci sono auto accatastate, la zona industriale è completamente allagata, con imprese colpite e macchinari da buttare - ha raccontato il primo cittadino - Parte del paese è ancora senza elettricità ed è stato sospeso il rifornimento del gas perché sono saltate alcune condotte".

"Se ce ne fosse bisogno, la situazione sia lato Castelleone che lato Serra de Conti è veramente drammatica e tragica. Invito, se non assolutamente urgente e necessario, di non uscire e di non utilizzare la macchina, è troppo pericoloso e a rischio vita... Tutte le forze disponibili sono all'opera, protezione civile, carabinieri e vigili del fuoco. Che Dio ci aiuti....", ha scritto su Facebook Riccardo Pasqualini, il sindaco di Barbara, uno dei comuni dell'anconetano colpiti dalla tragica alluvione.

Il sindaco ha riferito anche di un messaggio ricevuto dal direttore di zona, che descrive una "situazione severa ed estesa, che coinvolge contemporaneamente 3 province, circa 20 comuni. Tutte le risorse sono in piena attività, in condizioni di lavoro difficili. Vi sono poi alcune criticità sulla viabilità, che non ci consentono piena libertà di azione. Siamo in contatto con Protezione civile e Prefettura. Stia certo che ce la stiamo mettendo tutta per ripristinare il servizio prima possibile".

Le scuole di Barbara resteranno chiuse, ha aggiunto Pasqualini, e "purtroppo anche la linea telefonica va e viene , ma se avrò altre info le comunicherò prontamente".

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