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Migranti, a Palermo fiori sulle tombe dei morti senza nome

02 novembre 2019 | 13.19
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La visita al cimitero
La visita al cimitero

Un fiore su ogni tomba dei migranti morti senza nome. Su un loculo si legge "Bambino" con un numero e il nome della nave che lo ha recuperato e la data. Oppure "Donna", e ancora "Uomo", sempre con un numero accanto. E nient'altro. E' l'iniziativa del Foruma antirazzista di Palermo, insieme con i laici comboniani e Mediterranea Saving Humans rappresentata, tra gli altri, da Luca Casarini. Un gruppo di persone, con i mazzi di fiori tra le mani, si è dato appuntamento questa mattina al cimitero dei Rotoli di Palermo per ricordare, nel giorno della commemorazione dei defunti, chi un nome non ce l'ha. Chi non ha parenti che portano un crisantemo. C'e stata anche una preghiera interreligiosa, con un prete cattolico, don Antonio, e un imam.

Luca Casarini di Mediterranea, ha voluto ringraziare l'imam e il sacerdote che hanno condotto la preghiera e ha aggiunto: "Anche Mediterranea è qui ai Rotoli per restituire dignità ai nostri morti del mare", e "quel fiore che abbiamo deposto su ogni tomba dimenticata, è anche per coloro che giacciono in fondo al mare". "Oggi non c'è, secondo me, atto politico più forte nel giorno in cui si rinnova automaticamente il patto che produrrà purtroppo tanti altri morti".

'Per una morte degna', fiori anche per i palermitani 'dimenticati'

L'iniziativa, chiamata, "Per una morte degna", è giunta alla quarta edizione. Grazie al Forum antirazzista, "per ricordare, non un gesto asettico, ma per fare memoria vera per tutti i morti che arrivano nei nostri cimiteri", dice Toni Scardamagna, dei laici comboniani. Che lamenta lo spazio in cui si trovano i morti senza nome.

Durante la commemorazione è stata cantata la canzone "Io sono l'altro" di Niccolò Fabi e ognno dei presenti ha ripreso le frasi del testo del cantautore. "Abbiamo abbracciato tutti, le donne, i bambini, gli uomini senza nome", dice Luca Casarini che non nasconde la sua commozione.

Altri mazzi di fiore sono stati deposti anche sulle tombe dei palermitani 'dimenticati', senza fiori sui loculi.

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