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Migranti, sindaco Pozzallo: "Salvini? Si rischia ritorno al caos"

24 ottobre 2022 | 21.08
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Ammatuna "No a navi ong bloccate per settimane e a ordini improvvisi di sbarco"

Migranti, sindaco Pozzallo:

"Il mio timore è che si ritorni a un passato che speravo ormai archiviato. A una condizione di caos e disordine nella gestione del fenomeno migratorio". Roberto Ammatuna, sindaco di Pozzallo, da sempre in prima linea sul fronte dell'accoglienza, non nasconde la propria "grandissima preoccupazione" di fronte alle prime dichiarazioni del neo vice premier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Il leader della Lega, che oggi ha incontrato il comandante generale della Guardia costiera, ammiraglio Nicola Carlon, è tornato a ribadire il 'pugno di ferro' contro gli sbarchi illegali. Nel mirino ancora una volta le ong. "Torneremo a far rispettare leggi e confini", ha detto durante la registrazione della puntata di 'Porta a porta' che andrà in onda questa sera.

"Questo tipo di dichiarazioni non possono che determinare in un sindaco di una città di frontiera grandissime preoccupazioni - dice all'Adnkronos -. Come se tutti questi anni fossero passati invano". Il timore di Ammatuna è che si ritorni di nuovo alle "navi bloccate in rada per giorni, con elicotteri e ambulanze a fare la spola per evacuare in emergenza i casi medici più urgenti", agli "ordini improvvisi di sbarco in un clima di assoluto disordine", ai "presunti accordi internazionali per la ricollocazione con i migranti per settimane bloccati negli hotspot e il rischio di disordini nel territorio. Speravo - ammette il primo cittadino - che, finita la campagna elettorale, non si parlasse più in questi termini e ci fosse, al contrario, un approccio diverso a un fenomeno che chiama in causa l'Italia e l'Europa, ma che richiede un'assunzione di responsabilità collettiva".

Per il sindaco di Pozzallo occorre "un approccio più umano. Bisogna sempre tenere a mente che si tratta di essere umani e non di numeri di vuote statistiche". E le prime uscite di Salvini? "Mi auguro che non siano conseguenziali al ritorno a politiche del passato che hanno determinato i decreti 'insicurezza'". Una speranza arriva dal neo ministro dell'Interno. "Mi auguro che Piantedosi, persona competente e di grande umanità, di cui ho grande stima, possa affrontare il fenomeno in un altro modo con il coinvolgimento dei sindaci maggiormente interessati dalla gestione dei flussi migratori". Resta l'amarezza, però, per il rischio di una nuova stagione di criminalizzazione nei confronti delle ong. "Quel tipo di muro contro muro non porta che caos e disordine. Un giorno la storia saprà dare un giudizio più corretto. Attaccare chi salva vite in mare mettendo a rischio la propria è impensabile. Occorrerebbe, invece, potenziare le politiche di accoglienza e il soccorso in mare, organizzare corridoi umanitari per vie di accesso sicure e legali". Nella 'sua' Pozzallo gli approdi sono quotidiani. "Qui tutti i giorni abbiamo sbarchi, senza che i giornali ne parlino - conclude -. E' un fenomeno ormai dimenticato". (di Rossana Lo Castro)

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