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Fiori e palloncini per l'addio al piccolo Leo

28 maggio 2019 | 16.50
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Il vescovo: "Chiedeva solo di vivere". La nonna: "E' un piccolo martire che proteggerà tutti i bambini"

Fiori e palloncini per l'addio al piccolo Leo

Fiori e palloncini bianchi e azzurri che vengono liberati in cielo quando la piccola bara di Leonardo arriva in duomo e quando va via, accompagnato dagli applausi dei tanti presenti, familiari, amici, gente comune, venuti a dare l'ultimo saluto a un bimbo di appena 20 mesi morto nella sua casa di Novara, a seguito di uno shock emorragico causato da un violento colpo all'addome che non gli ha lasciato scampo.

In attesa della piccola salma, che questa mattina lontano dal clamore ha ricevuto l'ultimo saluto della madre che proprio per la sua morte si trova agli arresti domiciliari in cui comunità protetta mentre il suo compagno è in carcere, i presenti si interrogano come sia stata possibile una simile tragedia e come nessuno sia intervenuto per proteggere Leonardo.

E così, mentre qualcuno punto il dito sulla madre e i suoi familiari, c'è chi in qualche modo sente il bisogno di difenderli. E' Federica, una giovane 24 enne che tra le lacrime dice: "Non riesco a spiegarmi quello che è successo. Per come conosco o forse dovrei dire per come conoscevo la mamma di Leonardo, non posso pensare sia stata capace di fare del male al suo bambino per il quale ha sempre combattuto e anche la sua famiglia stravedeva per il piccolo".

Poi la bara arriva, qualcuno scandisce il suo nome 'Leo, Leo' e in chiesa il vescovo di Novara, monsignor Franco Giulio Brambilla, chiede pietà umana e misericordia divina "per chi non ha saputo accogliere il sorriso e la gioia di un bimbo che chiedeva soltanto di vivere e invece ha trovato miseria e violenza umana", stigmatizzando "il nostro tempo che sta tornando ad essere come il mondo antico, dove le donne e i bambini erano una proprietà del padrone di casa e quando non servivano più venivano eliminati".

Un lungo applauso, a esequie concluse, accompagna la piccola bara fuori dal duomo e mentre in tanti si avvicinano al carro funebre per depositare un fiore o un peluche, la nonna tra le lacrime, accarezzando il feretro, dice: "Il mio nipotino è già santo, un piccolo martire che proteggerà tutti i bambini".

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